Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Candidati, guerra di spot fra mini fiction e parodie
NUOVO SINDACO IL CAPOLUOGO AL VOTO
Maniche di camicia, VICENZA (molti) parchi gioco e aree verdi a fare da scenario, filastrocche musicate e pure spezzoni di video registrati dai residenti. Ma anche improbabili passeggiate nel verde in giacca e cravatta, mini-fiction e dialoghi semi seri con una bambina. La campagna elettorale che impazza a Vicenza sarà ricordata - di sicuro - anche per la sua versione «social».
E non solo per il caso dei «post fascisti» che tanto ha fatto (e sta facendo) discutere. Sul mondo virtuale va in onda una campagna elettorale speculare fatta di foto e soprattutto di video. Il motivo è semplice: chiunque frequenti la Rete sa che uno spot che sia in grado di catturare l’attenzione impiega poche ore per fare il giro del mondo a suon di «like» e condivisioni.
Dunque, i candidati vi ci sono buttati. Ed è la prima volta che accade a Vicenza: nel 2008 Facebook e Twitter erano ancora agli albori, mentre nel 2013 la distanza siderale fra il vincitore (l’uscente Achille Variati) e il secondo classificato (Manuela Dal Lago) portò a una campagna meno combattiva. Oggi è un’altra musica e anche i video fanno la loro parte, tanto che c’è pure chi in città si è messo a fare le parodie delle riprese stesse dei candidati. I fotogrammi più ironici sono quelli registrati dalla lista Vinova (per Otello Dalla Rosa sindaco): un minuto e 30 secondi di filastrocca musicata sui cognomi (tutti) degli aspiranti consiglieri in lista.
Fra i candidati sindaco, invece, i più attivi sono Francesco Rucco (Fi, Lega, FdI e 3 civiche) e Otello Dalla Rosa (Pd e 4 civiche). Al primo spetta il primato di essersi conquistato ben due parodie diverse con un unico spot: quello in cui compare seduto al parco con a fianco una bambina, con la quale dialoga su uno sfondo musicale («Come si diventa sindaco?» chiede la piccola; «Ascoltando le persone» risponde Rucco). Le parodie rievocano scimmie che fanno il saluto fascista o fantomatici «Poligoni nucleari al parco della Pace». Appartiene al candidato di centrodestra anche un video in cui viene ripreso lo spezzone di un controllo della polizia locale in via Allende immortalato dall’alto da alcuni residenti, mentre da registrare ci sono pure le immagini del segretario provinciale di Forza Italia, Matteo Tosetto, che cammina nei parchi gioco in giacca e cravatta spiegando il programma per temi.
Ma alla battaglia a suon di fotogrammi partecipa pure Dalla Rosa. Il volto del centrosinistra che prova a mantenere le redini di Palazzo Trissino ha firmato un «timbro» nei suoi fotogrammi: compare (quasi) sempre a mezzo busto, quasi fosse un’inquadratura alla Sergio Leone. In maniche di camicia lo si vede parlare dai magazzini di un’azienda, gesticola, indica col dito lo schermo e per due volte registra pure video su Borgo Berga: in uno dei due casi, però, il rumore del vento rovina l’audio di buona parte del video.