Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Holi», la danza dei colori torna sulle spiagge
Torna il festival itinerante «Holi»: i partecipanti ballano ricoperti da una polverina arcobaleno. Le origini in una festa indiana. Debutto venerdì a Sottomarina, poi tappe a Bibione, Bassano e Treviso. Gli organizzatori: «Inno all’uguaglianza»
Spiagge colorate d’arcobaleno per la nuova stagione di «Holi - il Festival dei colori». Il format Veneto che, ispirato dall’India, ha conquistato l’Italia con più di 200mila presenze nelle 16 tappe della scorsa edizione, è pronto per rendere l’estate multicolor debuttando venerdì sulla spiaggia di Cayo Blanco a Sottomarina, nel Veneziano, una delle capitali del divertimento estivo (info e date www.holiontour.it).
Il giorno dopo, sabato, il litorale sarà quello di piazzale Zenith a Bibione, sempre nel Veneziano. Il «summer tour» di Holi proseguirà il 9 giugno a Bassano del Grappa, nel Vicentino, per l’Ama Music Festival che si terrà al parco Ragazzi del ’99, e ancora, il 10 giugno a Treviso dove miriadi di arcobaleni baleneranno sul parco di villa Margherita, in concomitanza all’evento Street Food Garden. E infine (per ora), il 16 giugno è fissato il grande ritorno allo Sherwood Festival di Padova dove tutto è cominciato e dove la partecipazione ha sfondato ogni record con quasi 20mila presenze nel 2017. Eesattamente che cosa è «Holi»? In India, ma anche in Bangladesh, Nepal e Pakistan, è una festa tradizionale che si rifà al credo induista. In Italia, così come in Europa, si è persa la componente religiosa, mantenendone l’estetica: ci si ritrova sotto un palco da dove dj professionisti (il collettivo veneto dei River Bros) propongono la propria selezione e, ad ogni ora, viene chiamato un lancio di colori. Ragazzi e ragazze presenti possono acquistare quanti gavettoni di polvere colorata vogliono e decidere di lanciarsela addosso facendo così una «“doccia» d’arcobaleno.
Gli ideatori del festival multicolor, nel 2013, sono stati i veneti Fabio Lazzari e Marco
Bari che, in vista di quest’estate, si godono il successo del tour 2017 che ha toccato sedici località italiane registrando un sold out dopo l’altro per un totale che ha superato le 200mila presenze.
«Holi è un fenomeno che si è sviluppato in Veneto, che a livello europeo è la regione che più ama la tradizione indiana delle polverine colorate – spiegano i due - il motivo? Forse il fatto che dopo tanto lavoro e grigio, i giovani hanno voglia di dimenticare tutto e colorarsi festeggiando. Ma adesso si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia, ci chiamano da tutte le città della penisola che vogliono farsi colorare».
Holi è diventato nel giro di 5 anni un evento capace di richiamare migliaia di persone da mezza Europa, rapite da questa alchimia, carica di messaggi positivi. «Tutto è nato dopo alcuni viaggi di Fabio (ndr, Lazzari) in India dove ha conosciuto il tradizionale “Holi” - spiega il co-ideatore dell’evento, Marco Bari – da questo abbiamo voluto catturare l’aspetto ludico, ma è bello pensare che questo lancio di colori sia anche un modo per eliminare le differenze: quando ci sporchiamo di mille colori, diventiamo tutti uguali». Oltre alla musica e al divertimento Holi ha anche uno scopo solidale. Fin dall’esordio del festival, Lazzari e Bari hanno raccolto fondi per la Fondazione Fratelli Dimenticati che aiuta i bambini audiolesi di un villaggio in India.