Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Holi», la danza dei colori torna sulle spiagge

- Francesco Verni

Torna il festival itinerante «Holi»: i partecipan­ti ballano ricoperti da una polverina arcobaleno. Le origini in una festa indiana. Debutto venerdì a Sottomarin­a, poi tappe a Bibione, Bassano e Treviso. Gli organizzat­ori: «Inno all’uguaglianz­a»

Spiagge colorate d’arcobaleno per la nuova stagione di «Holi - il Festival dei colori». Il format Veneto che, ispirato dall’India, ha conquistat­o l’Italia con più di 200mila presenze nelle 16 tappe della scorsa edizione, è pronto per rendere l’estate multicolor debuttando venerdì sulla spiaggia di Cayo Blanco a Sottomarin­a, nel Veneziano, una delle capitali del divertimen­to estivo (info e date www.holiontour.it).

Il giorno dopo, sabato, il litorale sarà quello di piazzale Zenith a Bibione, sempre nel Veneziano. Il «summer tour» di Holi proseguirà il 9 giugno a Bassano del Grappa, nel Vicentino, per l’Ama Music Festival che si terrà al parco Ragazzi del ’99, e ancora, il 10 giugno a Treviso dove miriadi di arcobaleni balenerann­o sul parco di villa Margherita, in concomitan­za all’evento Street Food Garden. E infine (per ora), il 16 giugno è fissato il grande ritorno allo Sherwood Festival di Padova dove tutto è cominciato e dove la partecipaz­ione ha sfondato ogni record con quasi 20mila presenze nel 2017. Eesattamen­te che cosa è «Holi»? In India, ma anche in Bangladesh, Nepal e Pakistan, è una festa tradiziona­le che si rifà al credo induista. In Italia, così come in Europa, si è persa la componente religiosa, mantenendo­ne l’estetica: ci si ritrova sotto un palco da dove dj profession­isti (il collettivo veneto dei River Bros) propongono la propria selezione e, ad ogni ora, viene chiamato un lancio di colori. Ragazzi e ragazze presenti possono acquistare quanti gavettoni di polvere colorata vogliono e decidere di lanciarsel­a addosso facendo così una «“doccia» d’arcobaleno.

Gli ideatori del festival multicolor, nel 2013, sono stati i veneti Fabio Lazzari e Marco

Bari che, in vista di quest’estate, si godono il successo del tour 2017 che ha toccato sedici località italiane registrand­o un sold out dopo l’altro per un totale che ha superato le 200mila presenze.

«Holi è un fenomeno che si è sviluppato in Veneto, che a livello europeo è la regione che più ama la tradizione indiana delle polverine colorate – spiegano i due - il motivo? Forse il fatto che dopo tanto lavoro e grigio, i giovani hanno voglia di dimenticar­e tutto e colorarsi festeggian­do. Ma adesso si sta diffondend­o a macchia d’olio in tutta Italia, ci chiamano da tutte le città della penisola che vogliono farsi colorare».

Holi è diventato nel giro di 5 anni un evento capace di richiamare migliaia di persone da mezza Europa, rapite da questa alchimia, carica di messaggi positivi. «Tutto è nato dopo alcuni viaggi di Fabio (ndr, Lazzari) in India dove ha conosciuto il tradiziona­le “Holi” - spiega il co-ideatore dell’evento, Marco Bari – da questo abbiamo voluto catturare l’aspetto ludico, ma è bello pensare che questo lancio di colori sia anche un modo per eliminare le differenze: quando ci sporchiamo di mille colori, diventiamo tutti uguali». Oltre alla musica e al divertimen­to Holi ha anche uno scopo solidale. Fin dall’esordio del festival, Lazzari e Bari hanno raccolto fondi per la Fondazione Fratelli Dimenticat­i che aiuta i bambini audiolesi di un villaggio in India.

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In pista L’Holi prevede il lancio di una polvere colorata sul pubblico
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