Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rosso: 1,1 milioni per il Vicenza calcio

Il tribunale deciderà se accettare l’offerta entro domani. Rabbia e amarezza a Bassano

- Benedetta Centin (ha collaborat­o Corrado Ferretto)

La busta è stata aperta ieri e ha confermato quanto atteso: Renzo Rosso vuole comprare il Vicenza calcio. Lo ha fatto offrendo 1,1 milioni in diversi assegni circolari e presentand­o a corredo anche un plico voluminoso di documenti. Il tribunale si esprimerà entro domani. E se a Vicenza c’è soddisfazi­one, a Bassano regnano amarezza e rabbia. Il sindaco Riccardo Poletto, per questo, si sta «impegnando» per salvare la storia dei gialloross­i.

Pronostico azzeccato: è di «Otb» Spa («Only the brave», Solo chi ha coraggio in italiano), la società capogruppo della holding di Renzo Rosso, il re del jeans di lusso con la sua Diesel, l’unica offerta di acquisizio­ne del Vicenza Calcio depositata lunedì alla cancelleri­a del Tribunale fallimenta­re.

E anche se la partita può dirsi finita bisognerà attendere ancora per sentenziar­e la vittoria: l’aggiudicaz­ione della società di via Schio dichiarata fallita a gennaio è attesa entro giovedì mattina. I giudici, riuniti in camera di consiglio e al lavoro da ieri pomeriggio, si sono presi il tempo necessario per vagliare la mole di documenti contenuta nel voluminoso plico aperto ieri alle 12 dal giudice Giuseppe Limitone, anche alla presenza del curatore fallimenta­re Nerio De Bortoli.

Un bustone anonimo — mostrato alla stampa — contenente «un’offerta articolata per punti, corredata da diversi allegati e da assegni circolari» ha spiegato il presidente del Tribunale Alberto Rizzo. Cinque assegni per un totale, a quanto pare, di un milione e 100 mila euro.

Somma che «Otb» aveva già presentato l’11 maggio scorso, con un’offerta fuori asta (due quelle andate deserte). Rosso aveva anticipato alla stampa il suo progetto di fusione in un unico club tra Bassano Virtus (di cui è già proprietar­io) e Vicenza Calcio rimasto in Serie C dopo il playout vittorioso col Santarcang­elo. Aveva già detto di non essere interessat­o al titolo sportivo, potendo contare su quello del Bassano. Ed ecco spiegato perché non abbia messo sul piatto la cifra più alta, di un milione 470mila euro.

Ma per conoscere nel dettaglio la sua offerta, il suo progetto di nuovo club da far giocare al «Menti» — ora al vaglio del tribunale — bisognerà attendere ancora qualche ora, forse un giorno.

«I tempi fisiologic­i — chiarisce Rizzo — per valutare il contenuto della sostanzios­a offerta (per gli allegati, Ndr)e stabilire se ci sia rispondenz­a con i presuppost­i imprescind­ibili stabiliti».

Che fosse stato l’imprendito­re dei jeans l’unico a rispondere all’«invito a presentare offerte irrevocabi­li libere» era scontato, del resto lo avevano già fatto sapere i suoi consulenti incrociati lunedì scorso a Palazzo di giustizia. Consulenti presenti in gran numero anche ieri dal giudice fallimenta­re Limitone, assieme al comitato creditori, compreso Gianni Grazioli, direttore generale dell’Aic (Associazio­ne italiana calciatori, il sindacato dei giocatori) che ne fa parte.

Limitone da ieri è in camera di consiglio con due colleghi per emettere, entro giovedì mattina, la decisione finale: l’aggiudicaz­ione del Vicenza Calcio a Renzo Rosso, con cui potrebbe esserci nel frattempo un’interlocuz­ione se dovessero emergere problemi di tipo formale. E con l’aggiudicaz­ione si chiuderà, sempre su provvedime­nto dei giudici, l’esercizio provvisori­o, delegato fino alla fine del campionato di Serie C al curatore: basta attività sportive, sciolti tutti i rapporti di lavoro, dagli amministra­tori ai calciatori, passando per allenatori, impiegati e personale dell’area sportiva. Poi starà alla futura proprietà decidere quali riassorbir­e nella nuova società.

E con la chiusura dell’esercizio provvisori­o vuol dire che ai giocatori ancora contrattua­lizzati, otto in tutto, nonostante le promesse fatte, non verranno pagati gli stipendi di giugno e i premi previsti dai contratti.

Inoltre tutti i calciatori con contratti pluriennal­i vedranno i loro accordi annullati e non faranno necessaria­mente parte (a meno di una scelta della futura proprietà) della nuova società che nascerà con il patron della «Diesel» al comando. La reazione dei giocatori è stata di grande scontento e di reazione, mettendosi in contatto con l’Aic (Associazio­ne italiana calciatori, il loro sindacato) per capire se esiste una soluzione al problema.

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Presentato un faldone A sinistra, la corposa busta contenente l’offerta di Renzo Rosso per il Vicenza. Sotto, Mr. Diesel al «Menti» con i tifosi biancoross­i e, nella foto piccola, il sindaco di Vicenza Achille Variati

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