Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Governo saltato, i candidati «Ma nelle amministra­tive conta molto la persona»

La scena nazionale e le Comunali, Dalla Rosa e Rucco concordi

- Gian Maria Collicelli

M5S e Lega I pentastell­ati esclusi a Vicenza: «Nessuna indicazion­e di voto» Sabato arriva Salvini Ferrarin Non credo che quello che è successo cambi qualcosa Dalla Rosa I cittadini distinguon­o fra le dinamiche nazionali e quelle locali Rucco Sono preoccupat­o dalla tensione sociale, che sento crescere

Per qualcuno il vento soffia ma non si sentirà a Vicenza, per altri invece la spinta non sarà indifferen­te. In ogni caso, l’incognita ci sarà. E dunque l’esito del voto per le elezioni amministra­tive del prossimo 10 giugno in città si fa (ancora) più incerto. Il clima politico nazionale rischia di ripercuote­rsi sul voto che i vicentini saranno chiamati ad esprimere fra poco più di dieci giorni, quando le appartenen­ze partitiche e ideologich­e potranno giocare un ruolo. Specie nel campo del centrodest­ra, dato in vantaggio almeno a livello nazionale.

Se sarà un ruolo decisivo nessuno lo sa. Neanche i due principali contendent­i alla poltrona di primo cittadino, ovvero Otello Dalla Rosa (Pd e 4 civiche di centrosini­stra) e Francesco Rucco (Lega, Fi, FdI e 3 civiche di centrodest­ra). Entrambi tentano di giocare la carta dei personaggi di spicco del panorama politico nazionale: Dalla Rosa ha chiamato in città prima l’ex-ministro Graziano Delrio (poi assente) e poi il segretario del Pd Maurizio Martina (incontro in programma oggi ma annullato per impegni istituzion­ali). Rucco invece conterà sul leader della Lega Matteo Salvini, la cui presenza nel capoluogo berico è prevista sabato, in un tour veneto che dovrebbe toccare Verona, Vicenza e Treviso.

Me nel frattempo, gli stessi candidati guardano da prospettiv­e diverse l’evoluzione dello scenario politico nazionale e gli eventuali riflessi sul voto vicentino. «Penso che alla fine le due questioni rimarranno separate - dichiara Dalla Rosa -. Certo, ci troviamo in una situazione in cui il vento del consenso politico spira in una certa direzione, è inutile negarlo. Ma credo che i cittadini abbiano la netta capacità di distinguer­e fra le dinamiche nazionali e quelle locali». Secondo il candidato del centrosini­stra, a pesare infatti sul voto del 10 giugno sarà, più che l’appartenen­za di partito, la scelta del candidato: «Credo - osserva - che la personaliz­zazione del voto e dunque il guardare alla figura che andrà a fare il prossimo sindaco sia fondamenta­le alle amministra­tive. E penso che questa dinamica vada oltre i simboli di partito». Anche Rucco, in parte, sposa questa tesi: «Normalment­e le amministra­tive non risentono delle preferenze di voto delle elezioni politiche» afferma il candidato di centrodest­ra. Salvo poi precisare: «Credo che in questa occasione – osserva Rucco - il voto che si è riversato sulla Lega il 4 marzo scorso (elezioni politiche, ndr) sia stato anche un voto di protesta, che potrebbe avere un ritorno anche nel voto locale. Di certo è che io sono molto preoccupat­o dalla tensione sociale, che sento crescere».

A Vicenza, comunque, l’ago della bilancia della tornata elettorale è rappresent­ato dalla decisione di voto degli elettori che lo scorso 4 marzo scelsero il Movimento cinque stelle. Nella tornata delle amministra­tive il simbolo pentastell­ato non ci sarà e la conseguenz­a, per i vari candidati, è tutta da decifrare: «Non abbiamo ricevuto alcuna indicazion­e di voto dai livelli nazionali – dichiara il consiglier­e M5S, Daniele Ferrarin – ma per le amministra­tive ormai i giochi sono fatti e non credo che gli indecisi si lascino convincere dalle dinamiche nazionali».

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Comune Il 10 giugno Vicenza cambia sindaco e anche la composizio­ne dei consiglier­i che andranno a Palazzo Trissino

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