Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Anni di botte alla moglie, allontanato
Maltrattamenti continui, poi la denuncia e le indagini della polizia sull’operaio
In più occasioni, negli ultimi tre anni, aveva aggredito sua moglie, anche davanti ai figli di sette e diciassette anni, in preda alla gelosia, all’apice di alcune discussioni sulle spese da affrontare in famiglia. Ma ora l’operaio 40enne originario dello Sri Lanka non potrà più fare del male alla donna, che dal 2015 aveva mandato più volte all’ospedale, l’ultima con una prognosi di quaranta giorni, dopo che l’aveva scaraventata a terra e lì riempita di calci. In seguito alla denuncia della 39enne, che aveva trovato il coraggio di presentarsi in questura nel 2017, e alle indagini dei poliziotti della squadra mobile che hanno tra l’altro raccolto la documentazione medica ed alcune testimonianze, l’uomo violento è stato allontanato da casa.
A firmare la misura nei confronti dell’operaio di Vicenza, che risulta indagato per maltrattamenti in famiglia, il giudice Barbara Maria Trenti, su richiesta della procura. Ora lo straniero ha un’altra dimora, così non potrà più seminare il terrore a casa, anche ai figli costretti ad assistere alla raffica di pugni e schiaffi che riservava alla donna. Il 40enne non potrà più avvicinarsi a lei, se osasse farlo rischia un aggravamento del provvedimento. La straniera, casalinga, ha raccontato agli investigatori di aver sopportato dal 2015 l’atteggiamento violento e vessatorio del compagno, arrivando a scusarlo ogni qual volta la picchiava. Lui trovava sempre il modo per riappacificarsi con lei, ma con altrettanta facilità scattava con ferocia preso dalla gelosia e dai problemi economici. L’ultima volta è accaduto a febbraio di quest’anno: l’ennesima discussione e l’operaio che diventa una furia, prende la 39enne per i capelli, la scaraventa sul pavimento e infierisce sferrandole una serie di calci, procurandole delle contusioni multiple, fratturandole anche un dito, per oltre 40 giorni di malattia come risulta dal referto dei medici del pronto soccorso a cui si era presentata ancora una volta.