Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Da ricovero cadente per senzatetto ad autosalone, così rinasce l’ex sede Enel
Ha preso il via l’iter amministrativo sull’accordo pubblico-privato per il recupero urbano dell’ex sede Enel. Il complesso dismesso da decenni situato all’incrocio tra i viali Vicenza e Pecori Giraldi, spesso usato dai senzatetto come ricovero, si avvia a diventare una rivendita di autovetture con annessa officina. È quanto prevede la proposta presentata all’amministrazione comunale dalle ditte AGM srl e Autoserenessima srl.Un’area strategica per posizione quella in cui si trova la struttura oggi fatiscente, porta d’accesso alla città per chi arriva da ovest.
L’edificio in questione è quello più a nord rispetto all’altra vecchia sede degli uffici Enel, costruita successivamente, anche questa chiusa e in cerca di un acquirente. Se il piano dei privati sarà portato a termine, l’intervento contribuirà a ridisegnare l’intera zona che di recente ha visto anche il recupero dell’ex ristorante Rugantino, a pochi metri di distanza. Il complesso Enel era una delle cinque realtà inserite nel piano di rigenerazione urbana del Comune per riqualificare le aree produttive, o di erogazione dei servizi, dismesse da tempo, evitando un ulteriore consumo del territorio per la costruzione di nuovi insediamenti. «Un paio di anni fa, la società Autoserenissima mi aveva contattato perché interessata ad acquisire una superficie inutilizzata del territorio comunale ed ho segnalato la vecchia sede Enel», racconta il sindaco Riccardo Poletto confermando l’avvio della procedura. «C’è ora da cambiarne la destinazione d’uso: da area servizi ad artigianale -commerciale - precisa - La proposta sarà discussa in commissione e in giunta. Ci saranno poi i passaggi in consiglio per l’adozione prima e l’approvazione poi».
Al momento non è stato depositato un progetto con la soluzione edilizia. «In questa fase ragioniamo su altezze e volumetrie edificatorie, vincoli paesaggistici», spiega Poletto. Sulla proposta, Confcommercio ha fatto sapere di non voler alzare barricate come successo di recente per l’ ex Morassutti dove sorgerà un centro commerciale. «La destinazione prevista non ci disturba affatto», osserva il direttore dell’associazione Riccardo Celleghin. Gli altri stabili da riqualificare sono la vecchia sede Pedrazzoli e quella dell’Elba, strutture produttive situate in un contesto urbano quasi centrale, e il Garage Nardini, appena fuori dalla cinta muraria.