Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il sindaco Variati fiducioso: «Garanzie dal nuovo patron, vedrete ha grandi obiettivi»

- Gianmaria Collicelli Corrado Ferretto

«Si chiude l’era del Vicenza Calcio, ma continua la storia del calcio vicentino». Il sindaco, Achille Variati, commenta così l’apertura della busta contenente l’offerta economica di Renzo Rosso per il Lane che segna, di fatto, una prospettiv­a di futuro per il club biancoross­o.

L’occasione, per il primo cittadino, è l’ultima seduta del consiglio comunale andata in scena ieri, durante la quale è stata presentata una domanda di attualità del consiglier­e Stefano Dal Prà Caputo (Pd) per conoscere «gli sviluppi della vicenda e quali implicazio­ni potrà portare nei rapporti fra Comune e proprietà».

Nella risposta, Variati è tornato sulla convenzion­e stipulata col curatore fallimenta­re del Vicenza Calcio, Nerio De Bortoli, che prevede 120 mila euro di lavori sullo stadio in tre anni, ma non solo. «Ho parlato di recente con Renzo Rosso — afferma il primo cittadino — e il suo è un progetto per il calcio vicentino, non solo per il Vicenza Calcio. Si tratta di un’ipotesi comprensib­ile, che mira a fare della nuova società con i colori biancoross­i, e nello stadio “Menti”, un club che possa ambire alle maggiori Serie del calcio italiano. La ritengo una cosa positiva e auguro che questo possa aprire una nuova pagina del calcio vicentino».

Intanto però l’acquisto del Vicenza Calcio da parte della famiglia Rosso, sta dividendo la tifoseria berica e quella del Bassano, le due società che perfezione­ranno la fusione creando un unico club che Stefano Rosso ha anticipato potrebbe chiamarsi Lane Virtus Vicenza.

Gli umori però sono diversi. Se a Bassano i tifosi sono uniti e compatti contro la fusione che di fatto cancellerà il calcio nella città del Grappa, a Vicenza il fronte dei favorevoli a Rosso è numeroso anche se non mancano i contrari all’operazione.

I tifosi divisi Non c’erano alternativ­e, così un futuro. No, meglio ripartire dalla D

«Non c’erano alternativ­e — spiega Paolo Tisato, una vita in Curva Sud — Senza questa soluzione il Vicenza non avrebbe avuto futuro».

Ma c’è chi, come la tifosissim­a Mariangela Gasparini, stanno nella squadra dei molto delusi. «Avrei preferito ripartire dalla Serie D piuttosto che vedere attuare questa fusione che scontenta tutti».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy