Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Chat, confidenze e proposte hard con ragazzine Arrestato
Adescava in internet le ragazzine, spacciandosi per un coetaneo o poco di più, finendo per proporre loro incontri a luci rosse davanti alla webcam, per molestarle sessualmente, ma la denuncia della mamma di una minore calabrese con cui aveva chattato arrivando oltre il consentito aveva portato a smascherare il vicentino. Che è stato in seguito riconosciuto colpevole e condannato. Ora la sua pena è diventata definitiva e i carabinieri l’altro ieri hanno provveduto ad arrestarlo e portarlo in carcere a Vicenza. Daniele Biasio, trentasette anni, residente a Longare, è stato infatti raggiunto dall’ordine di carcerazione emesso dalla procura di Catanzaro, riconosciuto colpevole del reato di atti sessuali con minorenne. Dovrà scontare la pena di un anno, cinque mesi e venticinque giorni di reclusione. Il vicentino era finito nei guai con la giustizia dopo che la mamma di una delle adolescenti che aveva contattato e adescato online, utilizzando un falso profilo, quello di un ragazzo e non di un adulto quale era, aveva informato le forze dell’ordine del posto, a Catanzaro. E le indagini, passate anche attraverso il sequestro e l’analisi tecnica del computer e dei supporti informatici in uso a Biasio, lo avevano inchiodato: si era infatti scoperto che aveva contattato via chat e videochat, fingendosi un ragazzino, diverse adolescenti, carpendo la loro fiducia, portandole a spogliarsi per lui, finendo per molestarle. Era tutto nelle conversazioni di cui era rimasta traccia: una prova per gli investigatori, per l’accusa. Fatti che sarebbero del periodo compreso tra il 2010 e il 2014 e per i quali è arrivata la condanna, per il reato di atti sessuali con minore. Una vicenda che emerge solo ora che la sentenza di Catanzaro è diventata definitiva e che per il trentasettenne si sono aperte le porte del carcere cittadino: lì dove rimarrà per la durata di quasi diciotto mesi, il tempo di scontare la sua pena.