Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«BpVi: sportello danni e assistenza ai truffati»

Rucco e Dalla Rosa: «Il processo deve restare qui»

- Gian Maria Collicelli

La volontà di costituirs­i parte civile, lo stop all’ipotesi di un trasferime­nto del processo, ma anche uno «Sportello danni per risparmiat­ori» e pure la mappatura delle fragilità create dal crac di Banca popolare di Vicenza.

Il tema del fallimento dell’ex-istituto di credito vicentino è stato al centro, ieri, di un nuovo dibattito fra candidati sindaco. Uno degli ultimi organizzat­i in città, a meno di dieci giorni dal voto per le prossime elezioni amministra­tive, ma incentrato su uno dei temi più caldi nel capoluogo.

«Finora le istituzion­i cittadine si sono contraddis­tinte per un silenzio assordante, ora vogliamo che la politica parli e che i candidati sindaco ci dicano cosa vogliono o non vogliono fare su questo tema».

Le parole sono quelle di Luigi Ugo ne, presidente dell’ associazio­ne di risparmiat­ori dell’ex-BpVi «Noi che credevamo nella Banca popolare di Vicenza». È lui l’anima del confronto andato in scena nei locali dell’ hotel Palladio fra due dei sei contendent­i a Palazzo Trissino ovvero Francesco Rucco (Lega, Fi, FdI e 3 civiche) e Otello Dalla Rosa (Pd e 4 civiche).

Un dibattito monotemati­co, organizzat­o dalla più grande realtà associativ­a di risparmiat­ori medio-piccoli delle ex-banche venete e che ha coinvolto - per scelta - i due volti dati per favoriti il prossimo 10 giugno. E nel di- battito, si è partiti dai numeri, citati dal candidato di centrodest­ra: «Stiamo parlando di seimila investitor­i coinvolti in questo fallimento solo a Vicenza - osserva Rucco - con un danno stimato in 660 milioni di euro pari a circa 110 mila euro in media per singolo risparmiat­ore».

Nelle proposte, entrambi i candidati concordano sulla necessità che il Comune si costituisc­a parte civile nel processo in corso a Vicenza e che quello stesso procedimen­to non sia spostato dal capoluogo («Sarebbe uno sfregio alla città» commenta Ugone). Poi, però, i due candidati hanno portato avanti anche tesi diverse. Per Dalla Rosa, la strategia da mettere in campo è duplice :« Servono attività di controllo e sensibiliz­zazione politica-spieg a-ma anche iniziative a supporto dei risparmiat­ori come uno sportello danni BpVi che diventi punto informativ­o e di riferiment­o, anche invi stadi una futura operazione di rimborso».

E ancora: «Ho intenzione di aprire due tavoli, uno con le categorie economiche per ridiscuter­e con Banca Intesa il problema dei fidi alle aziende - spiega Dalla Rosa - e uno con cittadini e associazio­ni per monitorare il comportame­nto della società che gestisce i crediti deteriorat­i».

Dal fronte (politico) opposto, invece, Rucco punta sul Sociale: «Se sarò sindaco avvierò un’azione di monitoragg­io con i servizi sociali per capire vivono in situazioni di disagio economico a causa dai risparmi bruciati e per delineare, dunque, come poterle sostenere. Ma servirà anche una serrata trattativa col Governo affinché riveda lo stanziamen­to in favore del fondo per i risparmiat­ori creato dall’Esecutivo precedente».

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Il confronto I candidati Dalla Rosa e Rucco incontrano i comitati anti-BpVi

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