Il pugno chiuso di Bulgarini, il post di Forza Nuova e la querela

Dopo Vasco Rossi e la bambina al parco, la nuova polemica politico-giudiziaria della campagna elettorale ha a che fare con un pugno chiuso. È quello fatto (e immortalato) dal vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci qualche anno fa al festival Fornaci Rosse e nei giorni scorsi ripubblicato su Facebook da Forza Nuova con il commento «quando gli uomini della Giunta Variati, con vicesindaco in testa, inneggiavano alle foibe e al comunismo». Il post ha suscitato l’immediata reazione di Bulgarini d’Elci e delle altre due persone nella foto (Matteo Cocco di Fornaci Rosse e il consigliere comunale - ricandidato Valter Bettiato Fava) che hanno depositato una querela contro il partito di destra per diffamazione aggravata. «Una foto goliardica che, ironicamente, avevamo pubblicato noi stessi dopo un’allegra e alcolica serata al festival culturale Fornaci Rosse viene usata per attribuirci, falsamente, posizioni criminali – spiega il vicesindaco –. Perché uno che inneggiasse alle foibe o ai massacri comunisti per me sarebbe un criminale. Credo che, nella loro testa, fosse una specie di risposta allo scandalo scoppiato per la scoperta che in alcune liste pro Rucco si sono subdolamente infiltrati parecchi candidati nazisti, omofobi, antisemiti». Bulgarini sottolinea: «Sono un anticomunista viscerale, mai stato iscritto a partiti, di profilo libertario e liberale, ed è questo che rende comica l’associazione con simboli comunisti; loro sono figure che, venendo dal Fronte della Gioventù, anni e anni dopo e persino mentre si candidano a governare la città continuano a trastullarsi con un armamentario di svastiche, battute contro i gay, nostalgie per l’olio di ricino e i picchiatori di altre epoche». Daniele Beschin, segretario provinciale di Forza Nuova aveva annunciato una contro-querela e poi ha chiesto a Bulgarini di cancellare il post. «Noi non abbiamo offeso nessuno – si difende Beschin –. Omofobo e nazista Bulgarini va a dirlo a qualcun altro, tra l’altro Forza Nuova non partecipa alle Comunali». Una nuova scintilla che si aggiunge alle precedenti: lo staff di Vasco Rossi aveva diffidato Rucco a usare le sue canzoni, mentre i genitori di una bambina che appariva in uno spot (sempre di Rucco) usato per una parodia dai No Dal Molin, ha chiesto l’immediata rimozione.

Polemica La foto e il post sui social