Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ha aggredito i militari in Campo Marzo, nigeriano espulso dal questore
Botte ai militari in Campo Marzo, l’aggressore viene rimpatriato dopo appena un mese. Lunedì i poliziotti della questura hanno eseguito un provvedimento di espulsione prefettizio nei confronti di Theophilus Odijie, 23enne nigeriano che è stato accompagnato in aeroporto a Bologna e messo su un volo diretto al suo Paese d’origine. Il questore Giuseppe Petronzi evidenzia che non si tratta di un intervento isolato: «Stiamo intensificando i provvedimenti di espulsione, quest’anno ne sono già stati eseguiti 15». In tutto il 2017 erano stati 28.
All’inizio di aprile un gruppo di dieci stranieri, nel parco di fronte alla stazione ferroviaria, aveva circondato i soldati di stanza a Vicenza per l’operazione Strade Sicure: gli stranieri avevano preso le difese di un altro straniero trovato su una panchina a consumare alcolici. Per sedare gli animi era intervenuta la polizia, alla fine erano stati fermati per aggressione due africani fra cui Odijie. Il 23enne aveva vari precedenti per reati legati allo spaccio. Nonostante l’aggressione ai militari, nei giorni successivi aveva comunque ottenuto un permesso umanitario, anche perché risultava padre di un minore ospitato in Italia. Un’istruttoria avviata dal questore Petronzi si è però conclusa con il diniego del permesso di soggiorno, ed è proseguita con l’espulsione del nigeriano. «Già nel 2017 avevamo ottenuto ottimi risultati, con un incremento del 150 per cento dei numeri delle espulsioni. La tendenza, grazie all’impegno dei nostri uffici, è in crescita anche nel 2018 – osserva Petronzi – privilegiamo l’accompagnamento alla frontiera rispetto ai Cpr, centri per i rimpatri, perché è una modalità più efficace. L’anno scorso, per la prima volta, a Vicenza ci sono stati anche sei casi di “allontanamenti Ue”: cittadini comunitari riaccompagnati in patria, per lo più di nazionalità romena. Questi provvedimenti hanno portato a una visibile riduzione in alcuni tipi di reati».