Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fare innovazione nel welfare Vince il «baratto sociale»
Sussidarietà, innovazione e attenzione al sociale, che hanno permesso di riempire un vuoto lasciato dalle carenze pubbliche nell’assistenza alle fasce più deboli. Sono queste le capacità ancora oggi riconosciute allo scomparso Angelo Ferro, imprenditore e docente universitario, oltre che fondatore dell’Opera Immacolata Concezione (Oic), che oggi offre ospitalità a quasi 2mila tra anziani e disabili e dà lavoro a 1600 persone. E sono proprio queste le peculiarità che il premio per l’innovazione nell’economia sociale a lui dedicato, promosso da Cassa di Risparmio del Veneto e Banca Prossima (la banca del gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al terzo settore), vuole celebrare.
Il riconoscimento, giunto alla seconda edizione, offre un premio in denaro di 20mila euro ed è stato consegnato ieri pomeriggio nell’aula magna dell’Università di Padova all’associazione Comunità Progetto Sud, che coinvolge famiglie straniere favorendo l’inserimento scolastico dei bimbi e proponendo il «baratto sociale»: in cambio dei buoni mensa per i figli, le mamme offrono il loro aiuto in attività legate al mondo dell’infanzia. Il progetto, selezionato da una giuria presieduta da Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa, e composta da Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud, Andrea Cavagnis, presidente Oic, Giuseppe De Rita, presidente del Censis, Marco Morganti, Ad di Banca Prossima, Gilberto Muraro, neopresidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, oltre che da rappresentanti delle università di Roma Tre, Milano e Bologna, è stato scelto tra 188 progetti da tutta Italia.
«La ricchezza e la globalizzazione creano, paradossalmente, più diseguaglianze e quindi una maggiore necessità di tutela sociale – ha commentato Muraro, spiegando la filosofia alla base del premio -. Ecco perché oggi il volontariato deve mobilitarsi per supplire alla carenza dello Stato nel welfare. E da questo punto di vista l’Italia è decisamente avanti». Un’affermazione, questa, che è stata confermata anche dai candidati in lizza per il riconoscimento: tra i cinque progetti finalisti, infatti, c’erano una coop di Vicenza specializzata nel riciclare oggetti destinati alla pattumiera, ma anche un’associazione di Belluno specializzata nello sviluppo di micro-attività imprenditoriali e di servizi alla comunità che favoriscono l’inserimento di persone fragili. Due menzioni speciali sono state riservate all’associazione Terre Colte di Cagliari, che si occupa del recupero di terreni abbandonati con la realizzazione di orti condivisi e progetti di agricoltura sociale, e all’associazione Agevolando di Bologna, che sostiene i giovani neo maggiorenni che hanno avuto esperienze di comunità e affido.