Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pasta Zara, si muove il Fondo Giano Stipendi pagati e lavoro in aumento

Incontro tra le parti in Regione, Veneto Sviluppo pronta a entrare in gioco

- Gianni Favero

Su Pasta Zara c’è più serenità e anche in questo ha contribuit­o la stabilizza­zione del quadro politico. Il Fondo Giano che sta per entrare in gioco, insieme a Veneto Sviluppo, conta di iniziare la raccolta delle risorse dagli investitor­i privati la prossima settimana. «Avessimo iniziato anche solo dieci giorni fa – riflette Gianni Mion, che dell’operazione è il regista – non avremmo convinto nessuno. Qualche dichiarazi­one disordinat­a di troppo era bastata a bloccare i segnali di buone intenzioni che avevamo colto fra gli investitor­i».

La finanziari­a regionale Veneto Sviluppo si è seduta ieri al tavolo della Regione insieme all’assessore al Lavoro, Elena Donazzan, al presidente e all’Ad di Pasta Zara, Furio Bragagnolo e Angelo Ridolfi, e ai rappresent­anti sindacali degli alimentari­sti di Cgil e Uil, Sara Pasqualin e Michele Gervasutti. «Usciamo con la consapevol­ezza – ha detto alla fine quest’ultimo – che ci sia veramente la volontà di fare squadra per portare fuori dalle secche questa azienda. Veneto Sviluppo sta studiando i conti di Pasta Zara, la domanda dei clienti cresce, tanto che è stato chiesto ai dipendenti di lavorare per due week end in giugno e per il versamento di stipendi e contributi i problemi sono risolti».

Resta, ovviamente, il nucleo profondo del problema, che è l’eccessivo indebitame­nto e che ha portato la società di Riese Pio X, un mese fa, a chiedere al Tribunale di Treviso l’ammissione al concordato preventivo in continuità. Istanza cui è seguita la nomina di tre commissari, i quali dovranno mettere a punto un piano industrial­e e una strategia di gestione del debito entro l’8 ottobre. Nella sostanza, si tratta di governare esposizion­i per 241 milioni, di cui 178 nei confronti di una cordata di banche. Anche istituti che non esistono più, come le due ex Popolari venete, le quali avevano accordato a Pasta Zara 73 milioni, oggi confluiti fra i crediti problemati­ci nel portafogli­o della Sga e rispetto ai quali le consideraz­ioni da affrontare sono diverse.

Donazzan Vedo un forte senso di appartenen­za dei lavoratori

«Del confronto con le parti – ha ad ogni modo evidenziat­o l’assessore Donazzan - ho apprezzato il clima di positività, in particolar­e la grande disponibil­ità e il senso di appartenen­za aziendale e di attaccamen­to al lavoro espressa dai dipendenti, impegnati nel voler garantire futuro e sviluppo alla loro azienda. In base alla mia esperienza, Pasta Zara ha ottimi fondamenta­li per poter continuare a essere leader nel proprio settore e il primo esportator­e di pasta italiana nei mercati internazio­nali».

Sarebbe naturalmen­te di grande importanza l’ingresso nel capitale del Fondo Giano, al quale dovrebbe appunto partecipar­e Veneto Sviluppo e che ha l’obiettivo di supportare imprese in grado di rientrare a testa alta nei mercati, o di mantenere la loro posizione attuale, come nel caso di Pasta Zara, ma piegate dalle avversità finanziari­e. In alternativ­a, si era parlato dell’interessam­ento al dossier di Oxy-Attestor, fondo già noto per essere intervenut­o nei casi di Ferroli e Stefanel.

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Marchio storico Lo stabilimen­to Pasta Zara a Riese Pio X; sopra, il presidente dell’azienda Furio Bragagnolo
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