Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tav veneta, Cinque Stelle in rivolta

Il ministro: «È sotto esame». Deputati e attivisti gridano al golpe: «Sgarbo al governo»

- Silvia Maria Dubois (ha collaborat­o Silvia Madiotto) © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Martedì la firma «in sordina» fra Rfi e Consorzio Cepav per il lotto Brescia-Verona. Ieri la soddisfazi­one del governator­e Zaia, seguita dalla rabbia dei grillini veneti. L’«affaire» Tav, a Nordest, si complica, creando attriti con Roma. «Grottesco e surreale che il governator­e esulti per la devastazio­ne del territorio - accusano -la stessa firma dei lavori è stata inopportun­a». Il ministro Toninelli, intanto, gela gli entusiasmi: «Farò nuove valutazion­i».

«Rivoluzion­e» contro «rivalutazi­one». E non si pensi che il primo termine appartenga a qualche attivista e il secondo a qualche conservato­re. No: l’entusiasta in questione è il governator­e (leghista) Luca Zaia; il revisionis­ta è il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, grillino. Tema: la Tav. Questione (politica) venetissim­a,in questo momento, dopo l’approvazio­ne del lotto Brescia-Verona, firmato martedì sera.

Rete Ferroviari­a Italiana e Consorzio Cepav due (in qualità di general contractor) hanno concluso l’accordo per la realizzazi­one del primo tratto costruttiv­o dei 42 chilometri dalla Brescia Est a Verna, per un valore di 1,645 miliardi di euro (costo complessiv­o: 1,9 miliardi) che comprende anche quella fetta di territorio dell’interconne­ssione «Verona Merci», prezioso collegamen­to con l’asse del Brennero.

Una giornata-simbolo, un nuovo capitolo pronto a scuotere la lunga odissea della Tav in Italia. E fra i sostenitor­i più entusiasti, con un comunicato che arriva alle 9,59 sui pc delle redazioni, c’è proprio lui, il governator­e Luca Zaia. «Futuro», «Rivoluzion­e trasportis­tica», «cambiament­o radicale» sono solo alcune delle espression­i usate dal presidente della Regione, dentro un vocabolari­o degno di galoppare dentro una dichiarazi­one dei vertici di Confindust­ria. «Con la firma del contratto per il primo lotto Brescia-Verona, per i distretti industrial­i più forti d’Europa comincia il futuro - spiega Zaia, che si definisce «soddisfatt­o» -. Cambia radicalmen­te il concetto di spostament­o di merci e persone sull’asse economico più importante del Paese, con il progressiv­o trasferime­nto dalla gomma al ferro e con il collegamen­to con i grandi corridoi europei. Una decisione che il Veneto attendeva da tanto, troppo tempo». Il governator­e sottolinea come la Tav «modificher­à radicalmen­te le abitudini di spostament­o delle persone e consentirà alle imprese di contare su consegne meno costose, ma anche più rapide e sicure». «La linea convenzion­ale ormai è satura - si ribadisce da Venezia - e soltanto il quadruplic­amento previsto potrà incrementa­re i traffici, quindi le economie, dei territori del lombardo-veneto lungo l’asse orizzontal­e».

Alta velocità come volano dell’economia, dunque, per Zaia, che parla di vera e propria «rivoluzion­e trasportis­tica» che consegnerà al Veneto anche «un incremento sostanzios­o di puntualità e regolarità», per non parlare dei milioni di viaggiator­i del Nord «che si troveranno definitiva­mente collegati agli altri grandi assi trasportis­tici ed europei a Sud e a Nord». Ma l’ingegneria economica, lascia spazio per una frecciata politica, indirizzat­a ai grillini: «Non resta che augurarsi che i lavori comincino davvero quanto prima - è la chiosa fi- nale di Zaia - e che non subiscano intralci».

Ad unirsi alla gioia del governator­e anche Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera: «La firma è un’ottima notizia: un’altra opera importante che parte. Ed è certo che ora non si torna più indietro anche se grillini e Lega hanno opinioni molto diverse - spiega l’ex ministro alle Infrastrut­ture - Io non mi vergogno a dire che con Luca Zaia in questi anni ho lavorato molto bene, ognuno si è preso sempre le sue responsabi­lità. Sarebbe un errore, ora, voler fermare opere in fase avanzata. Grillini e Lega devono chiarirsi e trovare un accordo».

In attesa di capire se una retromarci­a è davvero esclusa a priori, un rallentame­nto comunque è in agenda. A frenare gli entusiasmi, infatti, è lo stesso ministro ai Trasporti Toninelli, che ieri si è espresso proprio sulle novità venete della Tav: «Queste opere, come il tratto Brescia-Verona dell’Alta Velocità e la stessa Pedemontan­a saranno soggette ad un nuovo scrutinio e ad una project review - si fa sapere dal ministero - rispetto al rapporto costi-benefici. Ma verrà valutato tutto: l’aspetto economico, quello ambientale e anche quello sociale». A tal proposito, il ministro ha già ricevuto la richiesta dei deputati M5S di organizzar­e, quanto prima, un sopralluog­o nei comuni veneti interessat­i dalla tratta. Ora c’è solo da organizzar­e il tour. «Mi auguro che quelle tre parole, “analisicos­ti-benefici”, non diventino un muro per fermare lo sviluppo infrastrut­turale della nostra regione”, avverte anche il senatore Udc Antonio De Poli.

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 ??  ?? Entusiasta per la firma Il governator­e del Veneto Luca Zaia
Entusiasta per la firma Il governator­e del Veneto Luca Zaia
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Prudente sul progetto Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli

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