Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Dalla Rosa: «Lotta contro il degrado e aiuti alle famiglie»
Centrosinistra, «Possamai sarà con me»
VICENZA di Ha dicembre superato e il ora voto guarda delle primarie alla partita vera, la più difficile per il centrosinistra dal 2008: la conquista di Palazzo Trissino alla fine dell’era del sindaco Achille Variati. E dunque, oltre che con gli avversari, domenica Otello Dalla Rosa (Pd e 4 liste civiche) dovrà fare i conti con il sentimento che i vicentini nutrono nei confronti dell’amministrazione degli ultimi dieci anni, governata dalla stessa area politica e che proprio per questo lo pone in posizione privilegiata nei sondaggi verso il voto. Otello Dalla Rosa, che campagna elettorale è stata finora la sua?
«È stata una campagna molto inclusiva, fatta di tantissimi incontri, tanto ascolto e con una larga e partecipata elaborazione di contenuti. Abbiamo lavorato su alcuni temi forti, ma abbiamo anche messo insieme soluzioni ai problemi quotidiani con una visione più a lungo termine della città».
Che giudizio dà della campagna del suo principale avversario, ovvero Francesco Rucco (centrodestra)?
«Ho sentito parlare di priorità, ma sono sempre le stesse, cioè degrado e sicurezza. Poi ci sono stati un po’ di slogan, ma tante proposte concrete non ne ricordo. Quindi su questo aspetto la ritengo una campagna un po’ povera di contenuti».
Nel suo programma sul fronte della sicurezza propone molti punti simili a quelli di Rucco, cosa ne pensa?
«La parte simile riguarda il fatto che i poteri di un sindaco, su questo tema, sono limitati, dunque se si è persone serie si promettono cose realizzabili. Ma c’è una differenza fondamentale e cioè che io ho scelto di mantenere la delega in capo a me, ovvero al sindaco, nel caso di vittoria. Questo perché per noi sicurezza significa soprattutto far giocare insieme attori, istituzioni, enti diversi e dunque il massimo rappresentante del Comune è colui che può interloquire meglio con i diversi soggetti. È una scelta strategica di fondo che riflette la concezione di sicurezza come tema integrato». Pensa che l’eredità del sindaco,
Achille Variati, peserà sul voto nei suoi confronti? E in che modo?
«Nei confronti del sindaco uscente ho sempre detto che non sono né discontinuo nei continuo, semplicemente sono io e basta. Io e Achille veniamo da mondi diversi e abbiamo esperienze diverse. Lui lascia molte cose fatte e una grande eredità in termini di denari da spendere, poi ovviamente noi abbiamo in mente una serie di cose da fare in modo diverso, specie su viabilità e sicurezza». Il Governo penta-leghista è un fattore positivo o negativo verso il voto?
«Lo ritengo un aspetto indifferente. Credo che i vicentini sappiano disaccoppiare il tema nazionale da quello locale, fatto di molta concretezza e pochi slogan, che invece sono ormai dominanti
sulla politica nazionale».
Se diventasse sindaco, quali saranno i temi prioritari da affrontare nelle prime Giunte?
«Sicuramente una delle prima cose sarà stendere una delibera quadro sulla sicurezza. Poi penso a incrementare il fondo di sostegno alle famiglie in difficoltà, portandolo a un milione di euro, e anche a interventi attraverso tecnici qualificati per migliorare la viabilità di Vicenza».
Mi dica una persona che sarà sicuramente presente in un’eventuale Giunta Dalla Rosa.
«Le Giunte si fanno dopo che si è vinto. Ma che per il ruolo che sta svolgendo e per tutto quello che ha fatto e che rappresenta, penso che Giacomo Possamai potrà esserci». E se invece uscirà sconfitto dalle urne, siederà in Consiglio? «Sì, assolutamente».
Sicurezza? I poteri di un sindaco sono limitati, non facciamo promesse irrealistiche Dagli avversari tanti slogan e poca concretezza La loro campagna è stata povera di contenuti Effetto Politiche? «Credo che i vicentini sappiano tenere distinto il tema nazionale e quello locale fatto di pochi slogan»