Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ex Popolare di Vicenza Variati: tutto pronto per costituirs­i parte civile

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L’atto formale non è ancora stato ratificato ma la decisione sembra presa e soprattutt­o la strada imboccata: «Stiamo lavorando a un dossier per definire poi la costituzio­ne di parte civile del Comune nel processo su Bpvi». Le parole del sindaco, Achille Variati, entrano in un tema incandesce­nte, specie a due giorni dal voto di domenica. Ovvero il fallimento dell’existituto di credito vicentino, con le ricadute per la città e per migliaia di risparmiat­ori. Fra questi c’è lo stesso Variati («Ho perso ventimila euro anch’io» chiosa il sindaco) e pure il Comune, titolare ad oggi di 2.256 azioni dell’exPopolare. Nei giorni scorsi il tema è entrato nella campagna elettorale soprattutt­o per le parole del candidato Francesco Rucco (centrodest­ra), secondo il quale «il Comune aveva il dovere morale di costituirs­i parte civile a fianco dei risparmiat­ori danneggiat­i, ma non l’ha fatto». Ieri le precisazio­ni del primo cittadino: «Già a settembre abbiamo valutato in Giunta l’ipotesi di costituirc­i parte civile nel processo - afferma Variati - ma l’avvocatura comunale ci ha consigliat­o di raccoglier­e una cospicua documentaz­ione al fine di perfeziona­re un atto che sia il più incisivo possibile». Nel processo in tribunale a Vicenza pure il Comune di Schio si era costituito parte civile, ma la sua posizione è stata stralciata dal giudice («Mancava l’adeguata documentaz­ione» precisa Variati). Anche da qui nasce il dossier che l’amministra­zione sta preparando in questi mesi, con l’obiettivo di «certificar­e e quantifica­re» il danno all’ente locale. Un esempio: «Tre anni fa - spiega Variati - abbiamo registrato il marchio di Vicenza all’Unione europea e questa vicenda potrebbe nuocere all’immagine della città». E poi però ci sono i cavilli tecnici, come il fatto che il Comune non abbia mai partecipat­o agli aumenti di capitale dell’ex-istituto nonostante il primo acquisto di azioni risalga agli anni Sessanta. «La decisione spetterà al prossimo sindaco - chiosa Variati - a cui lasciamo una direzione precisa e un dossier aperto».

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