Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vento, grandine e pioggia: strade allagate, black-out e acqua dentro il palazzetto
Il maltempo, veloce ma intenso, ha messo a dura prova Vicenza. Ieri pomeriggio dalle 16 un fortunale ha rovesciato una pioggia violentissima, con vento e a tratti grandine, soprattutto nell’area del capoluogo. Il violento fortunale è durato mezz’ora, la pioggia poi è via via calata, ma ha provocato allagamenti in più strade della città e danni a tetti e finestre: una trentina gli interventi dei vigili del fuoco, presenti contemporaneamente con quattro squadre per le varie emergenze.
Alcune vie sono state coperte da acqua fino a venti centimetri. Fra i primi interventi dei pompieri ce n’è stato uno al Mercato Nuovo, per un allagamento della strada. Su Strada Pelosa, trasformata dalla pioggia in un fiume, a metà pomeriggio si sono registrati forti rallentamenti, con i veicoli costretti a procedere incolonnati. I pompieri sono intervenuti anche in strada Businello, a San Pietro Intrigogna, dove un automobilista, circondato dall’acqua, ha visto la sua auto spegnersi per non riavviarsi più. Spaventato, ha chiamato il 115: i vigili del fuoco sono arrivati sul posto e l’hanno aiutato ad uscire dal mezzo. Altri allagamenti sono stati registrati in corso Fogazzaro e strada Padana verso Padova, ma pure al palasport (l’ha segnalato via social il candidato sindaco Francesco Rucco). L’intenso fortunale ha poi provocato un black-out in alcuni punti di Vicenza Ovest. I vigili del fuoco sono intervenuti anche per alberi in bilico – uno in particolare, in via Biron di Sopra, minacciava di cadere su un condominio – e cartelloni pubblicitari semidivelti dal vento, nella zona delle piscine comunali. Ma il maltempo ha creato danni pure agli immobili, in particolare nel centro storico. Una squadra di vigili del fuoco è intervenuta per mettere in sicurezza il quarto piano di un edificio di contra’ San Silvestro, dove una raffica di vento aveva rotto dei vetri. Un’altra è intervenuta in contra’ Cavour, vicino a Piazza dei Signori, per un lucernario divelto che aveva scoperchiato, in parte, il tetto di un palazzo.