Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Alpiniadi, con l’accensione del tripode la città ha dato il benvenuto agli atleti

- R. F. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Apertura in grande stile, ieri pomeriggio, per le Alpiniadi estive, le competizio­ni di carattere nazionale con protagonis­ti atleti-alpini. Sono circa 1.900 quelli che fino a domenica si sfideranno nelle prove in programma sotto la regia della sezione bassanese Ana Montegrapp­a. A causa del maltempo, la cerimonia inaugurale con l’accensione del tripode (ultimo tedoforo Francesco Moro, classe 1931, fondatore del gruppo sportivo della sezione cittadina) si è tenuta al coperto, negli spazi del Centro giovanile, il quartiere generale dell’evento. La fiaccola è approdata a Bassano dopo aver toccato i luoghi simbolo della memoria della Grande guerra: i sacrari di Cima Grappa, di Asiago, del Pasubio, del Cimone. Perché come ha ricordato il presidente sezionale, Giuseppe Rugolo, «Bassano ha chiesto ed ottenuto l’appuntamen­to per i cento anni della fine del conflitto che si consumò, in gran parte, su questo territorio». Lo sport quindi diventa veicolo per ricordare il sacrificio di decine di migliaia di alpini «che salirono sugli stessi pendii che affrontera­nno gli atleti, ma con uno spirito diverso, senza sapere se avrebbero fatto ritorno». «La città vi accoglie con un nuovo, grande abbraccio ha detto il sindaco Riccardo Poletto -. Per Bassano è un onore e un orgoglio essere stata scelta per l’evento che è la sintesi perfetta tra l’ultimo anno delle celebrazio­ni per il centenario e il titolo ottenuto di Città europea dello sport 2018». I valori dell’alpinità e del ricordo sono stati al centro anche degli interventi del presidente dell’Ana nazionale, Sebastiano Favero, e del generale Gianfranco Rossi. Da oggi via alle gare.

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