Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vino e sapori, l’antica filanda rinasce come locanda e scuola di cucina
Dalla metà del Settecento a quella del secolo scorso, epicentro dell’economia di gran parte del paese, costruita intorno ai bachi da seta e all’arte della filatura. Dal prossimo settembre polo propulsivo di un’altra forma di economia sempre più strategica ai fini dello sviluppo del Veneto, quella della ristorazione e della valorizzazione dei sapori. La vecchia filanda di Valdobbiadene, dopo essersi già convertita negli anni scorsi, per sue componenti laterali, ad altre funzioni, con l’inizio dell’ anno scolastico diventerà la nuova sede della scuola Dieffe, raccogliendo i corsi prima svolti in due plessi distinti della zona.
La ristrutturazione dello stabile centrale, 1.500 metri quadrati su tre piani, è stata ancora una volta voluta dalla proprietà, Villa Sandi, riferibile a Giancarlo Moretti Polegato, che dal Duemila ad oggi ha investito sull’intero complesso circa 8 milioni di euro. La scuola, legata da un contratto d’affitto di 12 anni, ospiterà 230 studenti negli spazi articolati in laboratori, grandi cucine, sale informatiche attrezzate e cinque aule da 25 persone ciascuna. Questo dalle 8 alle 17. Poi sarà la volta dei turni serali, con allievi adulti magari motivati da una riqualificazione dei propri saperi professionali.
«Il progetto - ha spiegato Moretti Polegato - fa perno sul connubio tra cultura enogastronomica e territorio. Restituisce valore ad un’area di 26 mila metri quadrati in disuso dagli anni Novanta e si propone come propulsore di cultura ed occupazione, visto che normalmente gli allievi ottengono proposte di lavoro ancor prima di concludere il ciclo di studio».
«Fra i nostri studenti – ha spiegato ieri il preside di Dieffe, Federico Pendin - il 42 per cento è rappresentato da figli di immigrati ma fra essi il 36 per cento sono ragazzi nati in Italia. La cultura enogastronomica in questo modo diventa anche un’ottima chiave per l’inserimento a tutti gli effetti nella nostra società».
Valore aggiunto della scuola, la capacità di realizzare produzioni gastronomiche proprie e di venderle direttamente al pubblico, fra le quali il già ben avviato «pan da vin», cioè un pane studiato per favorire la migliore degustazione dei vini di cui è ricca l’area, vale a dire Prosecco in mille variabili. La ristrutturazione della filanda sarà completata dall’avvio di una locanda con sei camere, inaugurata ieri sera, con servizio di prima colazione e caffetteria a disposizione dei turisti e degli insegnanti in forza alla scuola.