Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rubinato verso un nuovo partito: «Federalism­o ed europeismo»

- M.Za. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Io vicina alla Lega? Sarebbe stata una domanda insidiosa tanti anni fa, quando la Lega si fondava sul pensiero di Gianfranco Miglio, un uomo dalla caratura importante, quando la Lega parlava di federalism­o. Ora provate a cercare questa parola nel contratto di governo Lega-M5S, non la troverete».

Simonetta Rubinato, ancora nel Pd ma con un piede e mezzo fuori, spiega così la nascita dell’Associazio­ne «Veneto Vivo». Associazio­ne apartitica, libera e civica, si legge nello statuto ma che, diciamolo, qualche ambizione partitica ce l’ha. Prima, però, viene la partecipaz­ione, la «gente» quella che, dice Rubinato «Il Pd si è perso per strada decidendo la linea in conventico­le nazionali e regionali». La battaglier­a avvocatess­a di Roncade, nel Trevigiano, già sindaco e più volte parlamenta­re, alla memoria per rifondare il futuro ci tiene parecchio. «Quando nel 2013- 2014 entrò in vigore la mia norma sul terzo comma dell’articolo 116 della Costituzio­ne, Zaia la definì “un’aspirina” ma molto di ciò che stanno ottenendo Lombardia ed Emilia deriva da lì». Rubinato non si limita a rivendicar­e e ricorda, non senza amarezza, come i DS di Veltroni avessero visto giusto, dalla democrazia dal basso, dall’introduzio­ne delle primarie al federalism­o. Un patrimonio di intuizioni, appunto, che si è volatilizz­ato a sinistra per rispuntare con ben maggior forza nel nuovo panorama politico. Semi raccolti e fatti rigogliosa­mente germogliar­e da Carroccio e Cinque Stelle. «No, nella Lega sovranista di oggi non mi posso riconoscer­e - dice Rubinato presentand­o la sua «creatura» - Veneto Vivo nasce incardinat­o sul concetto di autogovern­o del Veneto. Pensiamo a un Veneto federalist­a in un’Europa federalist­a perché il nostro obiettivo è lavorare per il rilancio di una riforma federale della Repubblica italiana coniugando­lo con il progetto di integrazio­ne politica europea».

L’associazio­ne, ha già raccolto parecchie adesioni e si sta strutturan­do con referenti in ogni provincia. «Siamo già presenti in sei delle sette province – spiega Tiziana Virgili, già presidente di Provincia, referente per Rovigo – e contiamo di coprire presto l’intero territorio. Noi vogliamo stare in mezzo alla gente, rafforzand­o la partecipaz­ione democratic­a, i cittadini hanno voglia di tornare ad essere protagonis­ti delle scelte». Fra i fondatori di Veneto Vivo c’è anche la padovana Gessica Rostellato, altra anima politica inquieta (o sempliceme­nte critica, chissà) eletta alla Camera col M5S nel 2013 poi passata al gruppo misto e al Pd. E c’è anche Corrado Poli, esperto di studi politici. Infine, si sussurra che David Borrelli, illustre fuoriuscit­o pentastell­ato, ed europarlam­entare, possa essere della partita.

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