Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Scuola finita, festa con fumogeni e trombe da stadio
«Bombe» d’acqua in strada, trombe in stile stadio e, quest’anno, pure qualche fumogeno. A migliaia, i ragazzi degli istituti superiori di Vicenza ieri hanno festeggiato l’ultimo giorno di scuola, dentro in classe e al suono della campanella anche in strada. Per l’occasione e per evitare eccessi la polizia locale ieri ha spento la fontana in piazza San Lorenzo: secondo il comando di contra’ Soccorso Soccorsetto durante la mattinata non sono stati necessari interventi della polizia e la festa è stata tutto sommato entro i limiti.
«I ragazzi hanno fatto dei trenini nei corridoi e dato qualche colpo in stile clacson con trombe da stadio. Niente gavettoni all’interno, del resto avevamo chiuso i bagni: al Lampertico è andato tutto bene» assicura Lorenzo Groppo, rappresentante dei genitori dell’istituto professionale vicentino. Nell’Ipsia di viale Trissino nei giorni scorsi il preside Aldo Delpari aveva invitato con una circolare anche le mamme e papà dei ragazzi a prendere parte alla sorveglianza nell’ultima mattina di scuola. «Con me, una decina di volontari ha partecipato alla sorveglianza» conferma Groppo. Davanti alla scuola al suono della campanella due ragazzi in auto andando via hanno acceso due fumogeni colorati, uno per parte. Migliaia anche gli studenti delle superiori che hanno festeggiato nella cittadella degli studi, area che racchiude più istituti superiori in via Baden Powell a Vicenza. Fuori dagli istituti, una volta avuto il «via libera», gli studenti si sono scatenati con qualche gavettone e, pure qui, qualcuno ha acceso la miccia su un paio di fumogeni, in stile curva da stadio.
L’esuberanza non è mancata nemmeno in centro storico. Tuttavia sembrano lontani i tempi in cui la città veniva lordata con cartacce e uova sulle pareti delle scuole del centro e in particolare al liceo Lioy: quest’anno, complice anche la chiusura della fontana in piazza San Lorenzo, nessuno ha potuto ricaricare le bottiglie per continuare a lanciare gavettoni. Festa anche alla cittadella degli studi. Per molti ragazzi di quinta, tuttavia, lo «stop» è solo temporaneo. Il 20 di giugno infatti dovranno tornare sui banchi per la prima delle prove scritte dell’esame di Stato. Come sempre dovranno cimentarsi con il test di italiano; il giorno dopo ci sarà quello relativo all’indirizzo di studi e il lunedì successivo la terza prova.