Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Donna derubata al comizio Ladro inseguito e preso grazie ad un immigrato
Vede uno sconosciuto frugare nella borsa di una donna in piazza dei Signori durante il comizio di Paolo Gentiloni: dà l’allarme e poi insegue il presunto ladro, fino a farlo finire nelle braccia della polizia locale che lo arresta. Il protagonista dell’inseguimento è un cittadino nigeriano di 37 anni, regolare in Italia e residente a Vicenza, che venerdì sera ha visto compiere un furto in diretta sotto i suoi occhi e, con il suo intervento, l’ha sventato.
L’autore del furto è un 42enne franco-algerino, Davin Nokia. L’episodio è avvenuto intorno alle 18.30 di venerdì in piazza, mentre sul palco l’ex premier Gentiloni parlava al pubblico. Sul plateatico esterno del locale Biasio&Biasio, nell’adiacente piazza Biade, in quel momento era seduta una coppia di cinquantenni vicentini, marito e moglie. Il nigeriano, passando vicino alla coppia, ha visto un uomo in piedi esattamente alle spalle della donna seduta. Mentre lei era ignara di tutto, Nokia le frugava nella borsa: il borseggio è durato pochi secondi, poi il cittadino franco-algerino si è allontanato. Lo straniero che aveva visto tutto, ha urlato l’allarme, avvicinandosi alla coppia: la donna ha controllato la sua borsa ed effettivamente mancava il portafoglio. Suo marito e il nigeriano, a quel punto, si sono messi a rincorrere l’uomo, che era ancora in vista e, correndo a sua volta, si è infilato nelle vie attorno alla piazza per seminarli.
La scena è stata vista da molte persone in piazza in quel momento, un altro ragazzo in particolare è andato dagli agenti della polizia locale presenti per la sorveglianza segnalando l’accaduto e descrivendo il presunto ladro. Proprio in quel momento Nokia è sbucato da contra’ Morette direttamente in piazza, trovandosi davanti i vigili: i poliziotti vedendolo gli si sono parati davanti e, bloccando ogni via di fuga, l’hanno fermato. Poco dopo, affaticati per la corsa, sono arrivati anche il 37enne nigeriano e il marito della derubata. Il franco-algerino ha ammesso il fatto, restituendo il portafoglio: dentro c’erano cento euro in contanti più le carte di credito. Affidato a una volante della questura dopo l’arresto in flagrante, l’uomo è stato trattenuto nella cella di sicurezza di via Mazzini e lì identificato: con sé non aveva documenti. Ieri mattina è stato portato in tribunale e processato con rito direttissimo, sarà sottoposto all’obbligo di firma. È emerso che Nokia, che risulta nullafacente, era già stato processato e condannato per altri furti con destrezza dal tribunale di Napoli.