Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pd battuto: «Colpa del clima generale»
Lo sconfitto Dalla Rosa: «Considerata l’aria che tira, a Vicenza c’è stata una rimonta»
La parola d’ordine che passa nel centrosinistra vicentino, estromesso dopo dieci anni dalla guida del Comune capoluogo, è questa: «Abbiamo perso per colpa del clima nazionale». Dice il candidato sconfitto Dalla Rosa: «Considerato l’andamento generale, qui a Vicenza abbiamo compiuto una grande rimonta».
Un brindisi per colazione, l’inno nazionale cantato alle 7 del mattino in Piazza dei Signori per stemperare la tensione di una notte intera. Francesco Rucco, il candidato di centrodestra uscito vincitore dal voto elettorale di domenica, ancora non ci crede: «Non capisco ancora bene la dimensione di quanto accaduto - dichiara - non me l’aspettavo di vincere al primo turno, specie dopo il dato dell’affluenza».
Le sue parole arrivano nel pomeriggio di lunedì di fronte a un tramezzino e una cocacola all’ombra della Basilica: è il pranzo del suo primo giorno da (quasi) sindaco. Un lunedì iniziato con una lunga maratona elettorale carica di tensione vissuta, in notturna, fra Palazzo Trissino e il comitato elettorale di piazzetta Duomo: alle 23 di domenica la chiusura dei seggi per le elezioni amministrative e subito il primo dato «preoccupante», ovvero quello sull’affluenza (ferma a 55,80 per cento).
«In quel momento ho pensato che si sarebbe andati al ballottaggio - osserva Rucco perché le basse affluenze ci penalizzano sempre». Facce lunghe, rese ancora più cupe dalla mancanza di dati ufficiali. I primi risultati arrivano due ore e mezza dopo la chiusura dei seggi, quando altri Comuni al voto già avevano numeri su cui ragionare. E lì cominciano le buone notizie, scandite anche da una telefonata del suo diretto avversario, Otello Dalla Rosa (Pd e 4 civiche), che giunge alle 4 del mattino: «Mi ha stupito commenta Rucco - perché mi fatto i complimenti visto che secondo i dati in suo possesso io ero in vantaggio, sopra anche il 50 per cento dei voti. Ma noi in quel momento non avevamo la certezza, avevamo dati meno aggiornati, non sapevo come reagire».
Momenti di incredulità nel comitato di Rucco. Si attende, ma ogni volta che arrivano nuovi seggi si esulta, perché il trend è sempre quello: Rucco è avanti. Alle 6 arriva il report dall’ultimo spoglio, a Polegge, e scatta la festa: grida, applausi, si stappa lo spumante e poi si corre sotto la Loggia del Capitaniato, per la foto di gruppo alle 7 del mattino e l’inno d’Italia cantato a squarciagola. Nel frattempo arriva il dato ufficiale: il centrodestra vince le elezioni al primo turno con il 50,64 per cento dei voti, pari a 24.271 preferenze. «Penso che a far la differenza sia stata la discontinuità con quest’amministrazione - spiega Rucco - e la voglia di cambiamento dei vicentini». La lista civica #Ruccosindaco è anche la più votata: 10.953voti pari al 24,534per cento. «La considero una promozione, il risultato di tutta la mia carriera politica» precisa il candidato, che poi si rivolge direttamente agli elettori del M5S, non lesinando una frecciata: «Secondo me non sono andati a votare - sostiene Rucco - ma nella mia amministrazione ci sarà un canale diretto con i veri esponenti pentastellati vicentini, non coloro che si sono fatti bocciare la lista. E dalla conferma ufficiale in poi, però, inizia una giornata fatta di (molte) interviste, strette di mano, applausi. Poi un’ora di sonno, la famiglia e si torna in piazza al pomeriggio, per una passeggiata in corso Palladio che è una passerella di pacche sulle spalle. Pure il sindaco uscente, Achille Variati, si congratula con il suo successore (in pectore): «Mi complimento con il neo-sindaco Francesco Rucco - dichiara Variati -. I cittadini gli hanno affidato il delicato compito di amministrare Vicenza per i prossimi anni, compito duro ma nel contempo straordinario. I problemi e le difficoltà non mancheranno, ma sono certo che saprà affrontarli con il massimo impegno. Buon lavoro quindi al sindaco e buon lavoro ai consiglieri comunali eletti».
Ora per Rucco c’è un po’ di riposo, l’attesa della proclamazione ufficiale e poi i primi contatti per la formazione della nuova Giunta: «Mi prendo qualche ora per rifiatare chiosa lui - ma nei prossimi giorni inizieremo a dialogare con tutte le forze in campo».
Rucco/1 Per ore ho pensato seriamente che si andasse al ballottaggio, anche perché la bassa affluenza ci ha sempre penalizzati Rucco/2 La telefonata del nostro avversario mi ha stupito, non sapevo come reagire, mi ha chiamato per complimentarsi quando io non avevo certezze Rucco/3 A freddo penso che a fare la differenza sia stato l’elemento di discontinuità con questa amministrazione: i vicentini lo chiedevano