Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

In Consiglio volti noti e debuttanti e non mancano i bocciati eccellenti

I vicentini hanno scelto tra 443 nomi: Sala si conferma miss preferenze, primeggian­o Spiller e Giovine. Fuori l’ex prefetto Soldà, Dalla Pozza e Ginevra Bulgarini d’Elci

- Andrea Alba Elfrida Ragazzo

Oltre 27mila nomi. VICENZA Sono quelli scritti nelle oltre 48mila schede scrutinate fino all’alba di ieri. Ma solo pochi sono stati ripetuti più volte, facendo accumulare un gruzzolett­o di voti che sono valsi l’ingresso in Sala Bernarda.

Andando a guardare la lista delle preferenze ottenute dai 443 candidati in gara, si scopre che il voto è stato dato soprattutt­o al simbolo, che sia quello di una civica o di un partito. Regina delle preferenze è, come cinque anni fa, Isabella Sala con 833 voti persona (nel 2013 erano stati 1.122), mentre tra i risultati negativi c’è quello di un’europarlam­entare ed ex noto volto della tv: la padovana Elisabetta

Gardini, con 57 consensi. E in generale tra volti giovanissi­mi e ridiscese in campo dopo un quinquenni­o di assenza, la lista delle preferenze agli aspiranti consiglier­i riserva qualche sorpresa.

Il primo dato che salta all’occhio è che, stavolta, si sono ridotti i «signori delle preferenze»: oltre a Sala solo Cristiano Spiller (Pd, 513 preferenze) e Silvio Giovine (#Ruccosinda­co, 446 preferenze) hanno superato quota 400: cinque anni fa nove candidati in lista avevano ottenuto numeri così elevati. Molti di più i nomi che, anche in questa tornata, sono riusciti a catturare più di 300 preferenze: in ordine decrescent­e sono Cristina Balbi del Pd (391), Raffaele Colombara di Quartieri al Centro (384), Alessandro Marchetti del Pd (379), Marco Lunardi della lista #Ruccosinda­co (371), Alessandra Marobin e Giovanni Rolando del Pd (347 e 346 preferenze), Giovanni Selmo di Vicenza Capoluogo (346), Angelo Tonello del Pd (335), Sandro Pupillo di Vicenza Capoluogo (332), Valerio Sorrentino di #Ruccosinda­co (331). Due volti che ritorneran­no in consiglio comunale sono quelli dell’ex presidente di Ipab Giovanni Rolando e di Marco Zocca di Forza Italia (con 253 consensi, in testa alla sua lista). Pur premiati, entrambi vedono ridursi le preferenze: Rolando ne aveva ottenute 381 nel 2008 con la lista Variati, Zocca addirittur­a 1013 con il Popolo della Libertà.

Quanto alle età, il «giovanissi­mo» fra i candidati è stato premiato dagli elettori e sinemmeno curamente sarà in consiglio: Jacopo Maltauro, studente di 18 anni candidato con la Lega, è quarto con 146 preferenze nella sua lista dopo Roberto Ciambetti (257), Matteo Celebron (217) e Cristina Tolio (176).

Nessuna preferenza invece per il più anziano, l’82enne Michelange­lo Dalla Francesca Cappello di Confederaz­ione Grande Nord. L’elettorato non ha poi premiato l’ex prefetto Eugenio Soldà, che si era candidato con Quartieri al Centro ed ha ottenuto 23 preferenze, e

Federico Politi, primario del Pronto Soccorso candidato con Forza Italia, che ha ottenuto 6 preferenze. Fra gli ex consiglier­i ricandidat­i è rimasto al palo Dino Nani che, dopo due passaggi tra diverse sigle della minoranza, aveva scelto il gruppo misto non mancando di lodare l’operato

del sindaco Achille Variati. La candidatur­a con la civica Quartieri al Centro non gli ha portato fortuna: in tutto ha incassato 29 preferenze (nel 2013, nella lista di Manuela Dal Lago, ne aveva ottenute 124). Dovrà ritentare la prossima volta anche l’«eterno» candidato Silvano Giometto, fondatore della lista No Privilegi Politici: ha ottenuto 14 preferenze. Scarsi i consensi anche per Filippo Busin, ex deputato della Lega, votato con il nome da 66 elettori, mentre vede più che dimezzare i propri consensi, rispetto al 2013, l’ex assessore Antonio

Dalla Pozza (Pd): ha ottenuto 257 preferenze contro le 790 di cinque anni fa. Paga, probabilme­nte, lo scotto di aver provato a modificare la viabilità cittadina. Non ha pagato nemmeno il «nome d’arte» per Ginevra Bulgarini d’Elci, sorella di Jacopo, il vicesindac­o uscente: per lei 54 preferenze.

Intanto, sui social i candidati e neo-consiglier­i ringrazian­o gli elettori e la famiglia. Come Leonardo De Marzo (#Ruccosinda­co, 250 preferenze), che dedica il primo pensiero alla fidanzata Carlotta «che mi ha supportato e sopportato». O Sandro Pupillo (Vicenza capoluogo), che scrive un «grazie commosso» ai suoi elettori e promette opposizion­e costruttiv­a. O Valter Bettiato Fava, che ammette: «Non è andata come speravamo, ma l’impegno non si ferma certo qui».

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Urne Il candidato sindaco del centrosini­stra Otello Dalla Rosa al voto Sconfitto (ma con onore) sarà all’opposizion­e
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