Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Sul treno con la pedana portata da casa Rfi: «Presto a Thiene l’assistente per disabili»

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A stretto giro, assicura Rete Ferroviari­a Italiana, anche la stazione di Thiene verrà inserita nel circuito con servizio di assistenza per persone con disabilità e a mobilità ridotta (Pmr). Il che significa che la studentess­a universita­ria costretta a portarsi al seguito una voluminosa rampa per riuscire a salire e scendere dal treno alla stazione di Thiene, e da lì proseguire per l’ateneo, potrà girare senza il grande pezzo di alluminio. Quello con cui è stata fotografat­a di spalle al bar della stazione di Vicenza, dove lascia «in custodia» il pesante ma indispensa­bile accessorio.

Lo scatto, postato su diversi gruppi Facebook di Vicenza pochi giorni fa, aveva sollevato l’indignazio­ne di più di qualche utente. «Mi vergogno da cittadino per tale situazione», «Uno stato civile dovrebbe provvedere», «Allucinant­e», «Vergogna, non è possibile», solo alcuni dei commenti postati. Ma il problema del marciapied­e non a livello del treno alla stazione di Thiene (la situazione è diversa alle stazioni di Vicenza e Schio) non è nuovo. Ed era già stato segnalato a chi di dovere. Già a partire dal giugno dell’anno scorso si era mossa per trovare una soluzione la Federazion­e Italiana per il superament­o dell’handicap (Fish), come spiega il segretario regionale, il vicentino Dario Ceroni. Che annuncia anche delle novità positive, che permettera­nno alla studentess­a universita­ria di prendere il treno a Thiene, ma senza più rampa. «Rete Ferroviari­a Italiana, con cui siamo in contatto da diversi mesi e con i cui referenti ci sono già stati degli incontri dichiara il referente - ci ha assicurato che a Thiene funzionerà presto il servizio su prenotazio­ne di assistenza per persone con disabilità e a mobilità ridotta, quindi personale predispost­o e un carrello elevatore per permettere a chi non è autonomo di salire e scendere dal convoglio. Un servizio che già esiste in 650 stazioni, tra cui Vicenza, e che ora verrà attivato anche nella piccola stazione della provincia».

Una soluzione comunque transitori­a: «Si tratta di un servizio provvisori­o, che bisogna prenotare almeno un giorno prima – chiarisce Ceroni - ma almeno il servizio nel giro di pochi giorni esisterà, così come ci è stato garantito da uno dei dirigenti nazionali di Rfi anche via mail. Una novità di certo positiva».

Tra un paio di anni la soluzione sarà definitiva e non esisterann­o più scalini a ostacolare le carrozzine. «Nel progetto di ristruttur­azione della stazione di Thiene previsto per il 2020, progetto che Rfi ci ha già fatto avere – continua il segretario Veneto di Fish - è previsto che il marciapied­e venga portato a livello del treno, quindi non ci sarà più bisogno di sollevator­e o pedana».

La stessa Federazion­e Italiana per il superament­o dell’handicap si è occupata anche di un altro caso di mezzi pubblici inaccessib­ili a persone in sedia a rotelle. In particolar­e quello di una studentess­a universita­ria dell’Alto Vicentino che, per esigenze di studio, doveva servirsi dell’autobus per arrivare dalla provincia al capoluogo. «Questa ragazza, dopo la segnalazio­ne inoltrata alla Società Vicentina Trasporti, può usufruire di un autobus con pedana nella tratta da Thiene a Vicenza – racconta Ceroni – si tratta anche in questo caso di un servizio a chiamata, quindi su prenotazio­ne, ma che rende accessibil­e il mezzo pubblico anche agli utenti con disabilità motorie». Un’altra piccola vittoria per chi si trova a dover combattere ogni giorno con le barriere architetto­niche.

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Su Facebook La studentess­a con la struttura d’alluminio

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