Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I giovani si narrano a Vicenza: «Cinema Sconfinato»
Progetto tra Vicenza e periferie: lezioni di cortometraggio
Cinepresa puntata sulle periferie di Vicenza e dell’hinterland: da viale San Lazzaro alle piazze di Altavilla, fino ad Alte Ceccato. E’ il progetto «Cinema Sconfinato». Spiega Pier Paolo Giarolo, direttore artistico del progetto: «Vogliamo che siano i giovani a raccontare, imparando i meccanismi del racconto cinematografico». Dal 7 al 28 luglio il cartellone della rassegna. «Cinema Sconfinato», sostenuto da fondi ministeriali e dalla Siae e patrocinato dai Comuni di Altavilla, Montecchio Maggiore e Vicenza, si articolerà in quattro appuntamenti il 7 luglio ad Alte (sala civica in viale Ceccato), il 14 ad Altavilla nelle vicinanze della biblioteca civica, il 21 luglio in viale San Lazzaro a Vicenza per chiudere di nuovo ad Alte il 28 luglio.
I primi due appuntamenti saranno dedicati a costruire un’idea di film o documentario, con i registi emergenti Claudia Brignone e Francesco Clerici, il terzo sarà focalizzato sul modo migliore di fare riprese (assieme a Giovanni Benini, direttore della fotografia) e l’ultimo sul montaggio, con il montatore professionista Gabriele Borghi.
«Il laboratorio è aperto a giovani fra i 18 e i 35 anni, con partecipazione gratuita e fino ad esaurimento dei 20 posti disponibili. Partiamo da un dato di fatto, la comunicazione visiva è sempre più presente – osserva Giarolo – eppure, spesso si vedono prodotti decisamente brutti, perché manca la conoscenza di alcune regole di base. Ai ragazzi è fondamentale insegnare quello che oggi nessuno spiega».
I luoghi in cui verranno realizzate le lezioni sono stati scelti perché, secondo gli organizzatori, lì c’è molto da raccontare.
«Partiamo dall’ex scuola Tecchio di Vicenza: è stato il primo centro giovanile della città, comprende un centro anziani, una sala per gli ex alcolisti, l’unica sala della città espressamente dedicata a riunioni e incontri di ragazzi rom, all’interno c’è pure una palestra di roccia» osserva Giarolo.
Ad Altavilla invece l’ottica sarà diversa, «è un’area di forte attaccamento al territorio: nella piazza che andiamo a raccontare vengono realizzate, fra luglio e agosto, quattro sagre di altrettante vie».
E poi Alte, «una frazione castellana spesso dimenticata – commenta Matteo Taietti, uno dei promotori – qui da tempo è stato avviato un progetto dedicato ai giovani, con la nascita dell’associazione “Storie da diffondere” che segue iniziative giovanili della zona».
Le «lezioni» si concluderanno con la realizzazione, da parte dei partecipanti, di tre cortometraggi che verranno proiettati a settembre.