Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I giovani si narrano a Vicenza: «Cinema Sconfinato»

Progetto tra Vicenza e periferie: lezioni di cortometra­ggio

- Andrea Alba

Cinepresa puntata sulle periferie di Vicenza e dell’hinterland: da viale San Lazzaro alle piazze di Altavilla, fino ad Alte Ceccato. E’ il progetto «Cinema Sconfinato». Spiega Pier Paolo Giarolo, direttore artistico del progetto: «Vogliamo che siano i giovani a raccontare, imparando i meccanismi del racconto cinematogr­afico». Dal 7 al 28 luglio il cartellone della rassegna. «Cinema Sconfinato», sostenuto da fondi ministeria­li e dalla Siae e patrocinat­o dai Comuni di Altavilla, Montecchio Maggiore e Vicenza, si articolerà in quattro appuntamen­ti il 7 luglio ad Alte (sala civica in viale Ceccato), il 14 ad Altavilla nelle vicinanze della biblioteca civica, il 21 luglio in viale San Lazzaro a Vicenza per chiudere di nuovo ad Alte il 28 luglio.

I primi due appuntamen­ti saranno dedicati a costruire un’idea di film o documentar­io, con i registi emergenti Claudia Brignone e Francesco Clerici, il terzo sarà focalizzat­o sul modo migliore di fare riprese (assieme a Giovanni Benini, direttore della fotografia) e l’ultimo sul montaggio, con il montatore profession­ista Gabriele Borghi.

«Il laboratori­o è aperto a giovani fra i 18 e i 35 anni, con partecipaz­ione gratuita e fino ad esauriment­o dei 20 posti disponibil­i. Partiamo da un dato di fatto, la comunicazi­one visiva è sempre più presente – osserva Giarolo – eppure, spesso si vedono prodotti decisament­e brutti, perché manca la conoscenza di alcune regole di base. Ai ragazzi è fondamenta­le insegnare quello che oggi nessuno spiega».

I luoghi in cui verranno realizzate le lezioni sono stati scelti perché, secondo gli organizzat­ori, lì c’è molto da raccontare.

«Partiamo dall’ex scuola Tecchio di Vicenza: è stato il primo centro giovanile della città, comprende un centro anziani, una sala per gli ex alcolisti, l’unica sala della città espressame­nte dedicata a riunioni e incontri di ragazzi rom, all’interno c’è pure una palestra di roccia» osserva Giarolo.

Ad Altavilla invece l’ottica sarà diversa, «è un’area di forte attaccamen­to al territorio: nella piazza che andiamo a raccontare vengono realizzate, fra luglio e agosto, quattro sagre di altrettant­e vie».

E poi Alte, «una frazione castellana spesso dimenticat­a – commenta Matteo Taietti, uno dei promotori – qui da tempo è stato avviato un progetto dedicato ai giovani, con la nascita dell’associazio­ne “Storie da diffondere” che segue iniziative giovanili della zona».

Le «lezioni» si concludera­nno con la realizzazi­one, da parte dei partecipan­ti, di tre cortometra­ggi che verranno proiettati a settembre.

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 ??  ?? Luoghi e protagonis­ti A destra uno dei luoghi scelti per le lezioni di cinema a Vicenza, tra città e periferie, da viale San Lazzaro alle piazze di Altavilla, fino ad Alte Ceccato. Sotto a destra Gian Paolo Giarolo, direttore artistico del progetto
Luoghi e protagonis­ti A destra uno dei luoghi scelti per le lezioni di cinema a Vicenza, tra città e periferie, da viale San Lazzaro alle piazze di Altavilla, fino ad Alte Ceccato. Sotto a destra Gian Paolo Giarolo, direttore artistico del progetto
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