Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Malomo e Jack, il cuore a Vicenza
Procede il lavoro per rispettare le scadenze e il ds Seeber sta mettendo a fuoco l’assetto della squadra. Il difensore e il capitano: «Restare? Sarebbe il massimo»
VICENZA Le problematiche per definire la fusione tra il Bassano Virtus e il Vicenza non sono state ancora tutte definite e, di fatto, l’acquisizione del ramo d’azienda del club biancororroso non è ancora ufficializzata.
L’attenzione quindi è rivolta alla società che sta per nascere usando il titolo sportivo del Bassano con i dipendenti, i collaboratori e i calciatori sotto contratto. Il tempo comincia stringere perché entro domani dovranno essere presentate in Federazione, presso la Lega italiana calcio professionistico, i documenti necessari per la certificazione dei criteri infrastrutturali relativi all’illuminazione, al manto erboso del terreno di gioco, e il 20 giugno tutta la documentazione alla Commissione criteri infrastrutturali della Figc confermante la disponibilità del Menti e la licenza d’uso. Formalità, appunto, ma il tempo comincia stringere con l’iscrizione che dovrà essere completata entro il 30 giugno. Il progetto deve partire anche dal punto di vista tecnico e Werner Seeber il ds del Bassano confermato dalla famiglia Rosso anche a Vicenza, sta sondando il mercato e valutando le candidature che potrebbero fare al caso della nuova squadra che sta nascendo.
Difficile, ma non da escludere, che nel prossimo organico a disposizione di mister Giovanni Colella, ci siano anche giocatori che in questo campionato hanno vestito la maglia del Vicenza anche se Il presidente del Bassano Stefano Rosso ha precisato nei giorni scorsi che «i valori dei giocatori del Vicenza non sono emersi a causa della complicata situazione societaria che hanno dovuto affrontare» e che comunque «alcune figure verranno valutate per capire se potranno far parte del progetto» che sta nascendo. Due nomi a cui probabilmente si riferisce il massimo dirichiesto gente della società giallorossa sono Alessandro Malomo e Stefano Giacomelli, con il difensore che è attualmente legato da un contratto di un anno con il Venezia e l’ex pescarese che invece è svincolato, avendo visto azzerato l’accordo fino al giugno 2019 con il Vicenza. «Dopo lo spareggio con il Santarcangelo mi sono preso un po’ di riposo — spiega Malomo — ho staccato soprattutto mentalmente dopo un’annata durissima per tutto quanto è accaduto. Di quanto sta succedendo a Vicenza sono informato e se mi venisse di restare sarei molto felice, perché in biancorosso mi sono trovato bene, la città è a misura d’uomo e fare il calciatore a Vicenza è l’ideale. Però ho un contratto con il Venezia e bisognerà parlare anche con loro, anche se di queste cose si occupa il mio procuratore e se in questi giorni non mi ha chiamato significa che non è successo niente di rilevante per quanto riguarda il mio futuro».
Un contesto molto simile a quello di Giacomelli, che ha più volte ribadito di essere prontissimo a restare a Vicenza. «Ormai non so più quante volte l’ho detto — sospira il capitano biancorosso — ma è chiaro che non dipende solo da me. Ho dimostrato tante volte di voler giocare qui a Vicenza, perché anche negli anni scorsi potevo andare a giocare da altre parti ma ho sempre voluto rimanere. Il mio desiderio è sempre lo stesso a maggiora ragione adesso che è arrivato un imprenditore forte e che ha un progetto serio. Se penso adesso a tutto quallo che è capitato durante la stagione, alle promesse che non sono mai state mantenute e, invece, alla possibilità di essere partecipe del rilancio del Vicenza, non posso che sperare che la maglia biancorossa possa continuare ad essere anche la mia».