Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Forza Italia e caso Donazzan Resa dei conti al «regionale»
«Ci ha remato contro». Chiesto l’intervento di Paroli
La critica Il direttivo accusa l’assessore di non essersi spesa in campagna elettorale
Critiche e prese di posizione da ogni parte, con il direttivo cittadino che chiede l’intervento di quello regionale nei confronti «di chi non ha fatto campagna per il partito» e dirigenti provinciali che attaccano quelli cittadini. Insomma, una vera e propria resa dei conti interna. Forza Italia a Vicenza vive ore difficili.
Nelle urne di domenica il partito degli azzurri non ha brillato, perché sebbene sia parte della coalizione che ha vinto portando a Palazzo Trissino il nuovo sindaco Francesco Rucco, nei numeri del voto i forzisti hanno conquistato il 5,25 per cento dei voti, pari a 2.341 preferenze, in calo rispetto al 10,51 per cento dei voti del 2013 dell’allora Pdl (Popolo della libertà).
Su quella differenza, e anche sulle modalità con le quali si è arrivati a sostenere Rucco dopo un tira e molla durato mesi, si sono innestate le critiche. Le prime sono arrivate dall’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan (in foto con Matteo Tosetto): «Serve aprire una profonda fase critica nel partito e chi ha responsabilità se le deve prendere» ha tuonato Donazzan all’indomani del voto.
Il riferimento alle responsabilità è suonato, di preciso, alle orecchie del commissario provinciale, Matteo Tosetto.
Il quale, però, nei giorni scorsi ha riunito il direttivo cittadino di FI e ha puntato i piedi: «Abbiamo effettuato un’analisi approfondita del voto - dichiara Tosetto - ed è emerso da molti che ci sono stati esponenti del partito che non hanno fatto campagna per Forza Italia».
Da qui la decisione di rivolgersi agli organi nazionali: «Segnaleremo la cosa al direttivo regionale, che è l’organo competente - precisa Tosetto ma sottolineo che sono contrario a qualsiasi provvedimento, perché per rilanciare il partito abbiamo bisogno di tutti, specie in questo momento». Ma a gettare altra legna sul fuoco della polemica ecco le dichiarazioni giunte ieri di 13 dirigenti provinciali degli azzurri, capitanati dall’assessore di Brendola Matteo Fabris e che seguono la linea dell’assessore regionale: «Non capiamo le motivazioni della richiesta del direttivo cittadino - scrivono visto che lo strappo dell’assessore Donazzan non solo ha portato a riunificare tutto il centrodestra ma ha anche contribuito alla vittoria di domenica al primo turno. Per questo motivo, prima di parlare di un’azione che esporrebbe il partito a una diaspora di amministratori chiediamo la convocazione urgente di un direttivo provinciale dover poter fare chiarezza».
Detto, fatto: «Convocheremo l’organo provinciale al più presto» chiude Tosetto. Il match è ancora tutto da giocare.