Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’ex amante ricatta il manager barista arrestata per estorsione «Dammi i soldi o dico tutto a tua moglie». Ma lui è crollato

- B.C.

Quella giovane e affascinan­te barista dalla pelle color ebano gli aveva fatto perdere la testa e anche se, di comune accordo con lei, dopo alcuni mesi aveva troncato la relazione extraconiu­gale, la storia non era affatto finita. Era solo l’inizio di un incubo per il manager 40enne di Vicenza, sposato e con figli.

L’ex amante, bella, bellissima, avrebbe voluto soldi, e tanti. E per ottenerli sarebbe diventata pressante, un’ossessione per il profession­ista, bersagliat­o di decine di messaggi ogni giorno (anche una cinquantin­a) con richieste di denaro e minacce. Alla donna evidenteme­nte non erano bastati i 15 mila euro che l’uomo le aveva dato dopo che si era sottoposta ad un’interruzio­ne di gravidanza, sostenendo che aspettava un figlio da lui. Lei allora gli aveva chiesto un aiuto economico, e il manager le aveva fatto avere 15 mila euro. Ma per Marie Dieng, questo il nome della 27enne di origini senegalesi, da 18 anni in Italia, non sarebbero stati abbastanza. E sono iniziate così, è la ricostruzi­one della polizia, le richieste estorsive. Pressanti.

«Se non mi dai quello che chiedo racconto della nostra relazione a tua moglie o vengo al lavoro da te e faccio una scenata, farò anche finire la storia sui giornali» sarebbe stato il contenuto dei messaggi inviati dall’ex amante.

E il facoltoso vicentino, ricattato, ha continuato a pagare, sperando che davvero dovesse essere l’ultima dazione di denaro come sosteneva la donna. È arrivato anche ad indebitars­i in banca: alla fine le ha versato 30 mila euro in quattro mesi circa. L’ultima busta con 2800 euro, consegnata sotto casa di lei, ai Ferrovieri, è di mercoledì. L’ultima, per davvero. Sì perché poco dopo Dieng è stata arrestata in flagrante per estorsione aggravata dai poliziotti della squadra mobile che erano appostati a pochi passi. Poliziotti a cui si era rivolto il vicentino, esasperato, qualche settimana prima, e che avevano raccolto una serie di elementi capaci di incastrare la senegalese, ristretta agli arresti domiciliar­i.

Sotto sequestro è finito il suo cellulare e dovrà rispondere anche delle presunte estorsioni delle settimane precedenti. Ieri, comparsa davanti al giudice, la 27enne ha fatto scena muta. Ma ha intenzione di chiarire presto la sua posizione, di ribattere alle accuse: stando al suo avvocato, Stefano Peron, sarebbe stato lo stesso uomo a dare di sua iniziativa i 15 mila euro all’ex, promettend­one anche di ulteriori, e lo stesso avrebbe convinto la donna ad abortire, in una clinica estera.

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Il ricatto Un manager è stato ricattato dall’amante

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