Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Bpvi, il Comune sarà parte civile al processo
L’incontro con la commissione d’inchiesta. Il sindaco: «Presto un dossier sui danni»
VICENZA La strada intrapresa per costituirsi parte civile al processo in corso a Vicenza, e una fotografia sugli effetti socio-economici del crac di Banca popolare di Vicenza.
I lavori della nuova amministrazione del sindaco Francesco Rucco si aprono con il tema dell’ex-istituto di credito berico. Ieri, la prima riunione di Giunta ha ospitato la commissione speciale d’inchiesta sul sistema bancario veneto istituita nel 2016 dalla Regione. «Ho chiesto un’audizione alla commissione - dice il sindaco - anche per dare un segnale di ulteriore attenzione su questo tema che per noi è fondamentale, in un’ottica di tutela e sostegno a chi è stato dansa neggiato».
Il risultato, concreto, sta nelle due iniziative intraprese dalla Giunta. La prima sul fronte legale, con la decisione da parte di Palazzo Trissino di costituirsi parte civile al processo sull’ex-banca vicentina, ora sospeso per l’ipotesi di trasferimento a Trento. «Abbiamo dato mandato a un legale di avanzare su questo fronte - spiega Rucco - prendendo spunto anche dal dossier che ci è stato lasciato dalla scorsa amministrazione. Abbiamo qualche mese di tempo fino a settembre, anche se spero che il processo non si sposti da Vicenza».
L’altro fronte è legato a una proposta avanzata dalla stes- commissione d’inchiesta e che il Comune ha accolto: «Siamo stati invitati - osserva il primo cittadino - a produrre una dettagliata relazione tecnica che analizzi sia gli effetti sociali sulle famiglie vicentine, sia quelli economici sulle imprese causati dal dissesto di Bpvi». A coordinare l’iniziativa saranno gli assessori alla Trasparenza e alla Famiglia, Isabella Dotto e Silvia Maino, che avranno il compito di «fotografare» l’impatto sociale del crac dell’ex-Popolare sotto forma di aiuti e contributi erogati dal Comune a vicentini danneggiati, oltre alle perdite registrate da aziende e imprese.