Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Accoltellò la compagna «Fu tutto pianificato»
ALTAVILLA Era stato arrestato a gennaio, dopo una notte in fuga tra Veneto ed Emilia, con la figlia di sei anni come ostaggio e la convinzione di aver ucciso la compagna, accoltellata e lasciata agonizzante in casa.
A distanza di meno di sei mesi, il pubblico ministero Hans Roderich Blattner ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di Raffaele Busiello, macellaio 38enne di Altavilla Vicentina, contestandogli il tentato omicidio premeditato e la violenza sessuale nei confronti della donna, oltre al sequestro della loro figlia di 6 anni e il tentato sequestro della figlia della convivente. Per l’accusa il campano non avrebbe agito in preda ad un raptus ma programmato tutto. Quel 3 gennaio avrebbe attirato in trappola la donna con la scusa di darle i soldi (che non aveva) per risistemare la casa che le aveva devastato assieme all’auto tre giorni prima, quando aveva saputo che era andata dai carabinieri per denunciarlo ancora per maltrattamenti. Quando era tornata nell’abitazione di Tavernelle, il macellaio l’avrebbe stuprata, tentando poi di strozzarla con la sciarpa, accoltellandola per una decina di volte tra viso, testa e petto, arrivando a perforarle il polmone. E poi sarebbe scappato via con la loro figlia, prelevata con la forza dal vicino di casa, cercando di portare con sé anche la bimba di 10 anni della compagna, se non fosse per l’opposizione del padrone di casa. Busiello venne trovato e arrestato il giorno dopo a Bagnolo San Vito (Mantova), dove si era impantanato con l’auto in un campo e dove avrebbe picchiato la bimba sul viso perché dormisse. La piccola e la sorella sono state sentite nel corso di un’audizione protetta dallo psicologo nominato dal giudice. Quanto alla richiesta della difesa, di sottoporre Busiello a perizia psichiatrica, è stata respinta dal giudice.