Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lega, 45 pullman per Pontida Caso Russia

- Ma. Bo.

VENEZIA Entusiasmo alle stelle in casa Lega in vista dell’appuntamen­to di domani a Pontida. È la prima volta dal 2011 che il partito si ritrova sul pratone bergamasco come «forza di governo» e non è questa l’unica novità. Come già avvenuto lo scorso anno, infatti, scompare dal palco il «verde padano» per lasciar spazio al «blu nazional-sovranista» e per la prima volta ci sarà un gazebo in rappresent­anza di ogni Regione, Sud compreso.

«Pontida chiama, il Veneto risponde!» esulta il segretario nathional Gianantoni­o Da Re: «Ben 45 pullman partiranno da tutto il Veneto (Belluno

2 pullman,

Padova 7, Rovigo 2, Treviso 12, Venezia

3, Veneto Orientale 2, Verona 10 e

Vicenza 7, ndr.), abbiamo ampiamente superato i numeri della scorsa edizione. Sarà una grandissim­a festa per molti italiani che si riconoscon­o nel governo guidato dal nostro capitano Matteo Salvini. E noi veneti andremo a Pontida con una speranza in più nel cuore: l’autonomia».

Ma per un leghista felice, c’è uno «zaiano» scontento ed è Stefano Valdegambe­ri (foto), l’uomo della Crimea deluso - a dir poco - dall’estensione per altri sei mesi delle sanzioni alla Russia da parte dell’Ue: «Dopo le dichiarazi­oni roboanti dei giorni scorsi e il contratto di governo con cui Lega e M5S si sono impegnati a mettere fine alle assurde sanzioni alla Russia, l’Italia ha accettato passivamen­te il diktat Franco-Tedesco, per l’ennesima volta - dice il consiglier­e regionale eletto con la lista Zaia -. Gli imprendito­ri e molti elettori di questi due partiti si aspettavan­o un segnale di discontinu­ità rispetto al passato. Invece silenzio. In meno di dieci minuti il provvedime­nto è stato liquidato senza alcuna presa di posizioni critica dell’Italia. La politica si misura dai fatti, ahimé, non dagli annunci».

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