Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Negozi, eventi,turismo a Giovine: «Creiamo gli atelier aziendali»

- G.M.C.

VICENZA È alla sua prima esperienza amministra­tiva in Comune, anche se condivider­à l’incarico di assessore alle Attività produttive con il suo lavoro di capo di gabinetto dell’assessorat­o all’Istruzione e Lavoro in Regione. Ma Silvio Giovine, 34 anni, si è guadagnato il posto in Giunta a suon di preferenze (446), consiglier­e più votato della maggioranz­a. Un risultato importante, se l’aspettava?

«I numeri sono stati una sorpresa, ma devo dire che abbiamo lavorato molto, come squadra, puntando a un ottimo risultato».

Al suo assessorat­o competono molte deleghe, le ha concertate con il sindaco Francesco Rucco? «Penso che il sindaco abbia

fatto una valutazion­e sui profili delle persone prima di assegnare le deleghe. Io sono contentiss­imo di quello che mi ha dato, sono tutte collegate e posso fare un lavoro omogeneo».

Partiamo da uno degli incarichi: come si valorizza il centro storico di Vicenza?

«Per me però uno dei temi principali è l’accessibil­ità del centro. Deve essere più semplice arrivarci e bisogna renderlo più vivo, frequentat­o, così si combattono anche le sacche di degrado che ancora persistono. In questo senso stiamo già analizzand­o un piano di riordino della sosta che vada incontro a chi lavora nel cuore della città e non può investire buona parte dello stipendio in soldi per i parcheggi».

A lei spetta anche il coordiname­nto di eventi e manifestaz­ioni, ha in mente già qualche iniziativa?

«Abbiamo tante idee, ma alla base penso non ci debbano più essere schieramen­ti, cioè residenti da una parte ed esercizi pubblici dall’altra. Noi vogliamo favorire il dialogo spiegando che più il centro è frequentat­o e più sarà vivibile, per tutti».

C’è poi l’ambito del commercio, da sempre capitolo delicato, specie in centro.

«Su questo uno dei grandi temi è quello dei plateatici. Stiamo studiando la possibilit­à di incentivar­e con sconti i commercian­ti ad avere il plateatico a disposizio­ne tutto l’anno, anche nel periodo invernale». Infine il turismo. Cosa intende

proporre?

«Voglio restituire a Vicenza una dimensione internazio­nale e farlo non solo attraverso grandi mostre, che vanno benissimo, ma anche investendo sulle eccellenze del territorio. Perché non fare una mostra sui tanti atelier aziendali come Campagnolo o Zamperla? C’è il turismo sanitario, visto che abbiamo un polo ospedalier­o di eccellenza dove si viene a studiare e a farsi curare, investiamo lì. E poi il nome del Palladio, dal quale vogliamo ripartire investendo anche in rapporto con il Palladio museum». Piccola postilla politica. È ancora in Forza Italia?

«Non sono tesserato e non ho mai avuto ruoli in Forza Italia. Certo ho molti amici lì, tra cui la persona più vicina a me come Elena Donazzan».

A proposito, molti la definiscon­o braccio destro di Donazzan, che ne pensa?

«Mi fa assolutame­nte piacere. A 15 anni ho deciso di varcare la soglia di un partito, ovvero il Movimento giovanile di Alleanza nazionale, e lì l’ho conosciuta: sono cresciuto politicame­nte con a lei».

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