Maurizio Paniz: «Difendo 150 ex parlamentari»

Ha iniziato difendendo i consiglieri regionali. Prima dal Veneto fino a quelli dell’Emilia-Romagna. E poi tanti altre ancora. Una valanga. Gli ex parlamentari appena hanno capito che il presidente della Camera Roberto Fico avrebbe tagliato anche i loro vitalizi, non hanno perso un minuto a comporre sulla tastiera del telefonino il numero di Maurizio Paniz, parlamentare per tre legislature, prima con FI, poi Pdl, consigliere legale di Berlusconi. Ma ora è solo l’avvocato dei politici in pensione. «Difendo 150 tra ex senatori ed ex deputati. Ma non faccio nomi», spiega Paniz, che da ex parlamentare anche lui si ritrova colpito dalle forbici di Fico.

Cosa ne pensa di questa operazione?

«Ha solo un significato mediatico, da un punto di vista giuridico è un’aberrazione. Se passa questo principio non vedo perché alla sera alla mattina non possono essere toccati le pensioni di tutti i cittadini italiani. Pensiamo a quei tre milioni di baby pensionati che hanno avuto vantaggi ben più consistenti dei parlamentari che hanno impiegato 30-40 anni della loro vita al settore pubblico».

Gli ex parlamentari si sono affidati a lei. È ottimista?

«La vertenza ha un percorso articolato, ma il risultato finale secondo me è certo. E pagheranno le spese non solo la Camera ma tutti quei parlamentari che in ufficio di presidenza voteranno questo provvedimento amministrativo. Perché non votano una legge rispetto alla quale c’è la copertura del mandato parlamentare».

Non ci sono stati sprechi?

«Ci sono stati abusi, e oggi il vitalizio come lo conoscevamo un tempo non esiste più. Non puoi ottenerlo dopo una settimana in Parlamento»

A differenza del parlamentare, il baby pensionato però non si è votato la legge che lo riguarda.

«Oggi per prendere i famosi 5 mila euro al mese devi aver fatto otto legislature. Secondo me ha diritto a prenderli».

Lei difende anche ex consiglieri regionali a cui la Regione ha tagliato i vitalizi. È lo stesso provvedimento che sta per prendere Fico?

«Sostanzialmente sì. E infatti anche quella legge era sbagliata».