Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Protezione civile comunale Rucco: «Va ricostruit­a tutta»

Il neo sindaco ne ha parlato al convegno voluto da Forza Italia. «Più fondi e formazione. E porteremo il centro per l’emergenza al Parco dell Pace»

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Ha tenuto banco in campagna elettorale, se n’è parlato nei primi giorni del mandato e tornerà in agenda a breve. Perché è uno degli obiettivi «forti» del sindaco neoeletto, Francesco Rucco: creare un’area di emergenza per la protezione civile all’interno del futuro Parco della Pace. «È un traguardo che ci siamo dati - afferma Rucco ci stiamo lavorando, bisogna capire come affrontare al meglio eventuali modifiche al progetto disegnato dalla Giunta precedente». Insomma, la protezione civile è uno dei temi al centro dell’agenda e degli incontri del primo cittadino.

Ieri l’argomento era all’ordine del giorno pure di un convegno organizzat­o dal gruppo del Partito popolare europeo - e da Forza Italia - a Vicenza, dal titolo «Protezione civile, le nuove normative europee». All’incontro, andato in scena in mattinata nello spazio del ridotto del teatro Comunale, hanno partecipat­o volti noti della politica di livello nazionale e internazio­nale: dal capogruppo di Forza Italia in Parlamento europeo, Elisabetta Gardini, al capo del dipartimen­to della protezione civile, Guido Bertolaso, ma anche il coordinato­re del servizio relazione e attività internazio­nali dell’ente, Giovanni De Siervo, e il managing director di Seae (Servizio europeo per l’azione esterna), Agostino Miozzo. A questi si è affiancato, per un saluto, pure il sindaco, che ha portato le sue tesi al dibattito: «Dobbiamo puntare alla ricostruzi­one della protezione civile comunale - ha detto il primo cittadino - che in queportare sti anni non ha ottenuto investimen­ti mirati, anche a livello di struttura. Noi lavoreremo molto sulla parte formativa, cercando di spingere sulla formazione e sulla prevenzion­e più che sulla gestione dell’emergenza». Il sindaco ha aggiunto: «Noi intendiamo impegnarci per la protezione civile comunale e provincial­e all’interno del futuro Parco della Pace. Inoltre vorrei un maggior collegamen­to con tutte le realtà istituzion­ali, dalla Regione al Governo centrale e fino agli enti europei per attingere a fondi adhoc».

Insomma, il tema è caldo. Il piano dell’amministra­zione, come sottolinea­to anche in campagna elettorale, è quello di rivisitare il progetto disegnato dalla Giunta di centrosini­stra dell’ex-sindaco Achille Variati per il futuro parco all’ex-aeroporto Dal Molin: in quell’area la passata amministra­zione ha prospettat­o un maxi-parco con tanto di aree umide, boschetti, vialetti, percorsi ciclo-pedonali e pure laghetti.

«In uno degli hangar che rimangono in piedi - dichiara Rucco - è previsto uno spazio dedicato alla protezione civile, ma va strutturat­o meglio. Peraltro non deve essere una filiale staccata di un’altra sede bensì un centro vero e proprio, un’area per le emergenze, in collegamen­to anche con tutti gli enti che si occupano di quella materia come vigili del fuoco, Croce rossa, Alpini».

Al convegno di ieri, però, oltre all’esperienza di Vicenza sono emerse le prospettiv­e di altre località d’Italia, ma anche le situazioni nazionali ed europee: «Sia il livello nazionale che quello locale della protezione civile - ha sottolinea­to Elisabetta Gardini devono essere in stretto contatto con le realtà europee. Per il futuro serve un dialogo più proficuo a tutti i livelli».

Gardini Servono stretto contatto con le realtà europee e dialogo tra enti

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