Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Paura a Gorgo l’azienda di Bepi Covre in fiamme
Treviso, l’ex politico: «Mi scuso per i disagi provocati dal fumo»
GORGO AL MONTICANO (TREVISO) L’autocombustione di un contenitore pieno di scarti di lavorazione mette in allarme la «Eureka», l’azienda dell’imprenditore Bepi Covre, ex sindaco di Oderzo, ex parlamentare e noto esponente del Carroccio, che si è sempre definito “leghista eretico”. «Mi dispiace per i disagi provocati, soprattutto dal fumo. Chiedo scusa», dice l’imprenditore, che è corso in sede non appena appreso quello che stava succedendo.
Nel primo pomeriggio, infatti, nella sede dell’azienda di via Veneto è scoppiato un incendio che ha tenuto impegnati per ore i vigili del fuoco. Ad andare a fuoco polveri e trucioli di alluminio, materiale di lavorazione della ditta, che era stipato in un container, posizionato nel piazzale lontano dal capannone e correttamente chiuso da un coperchio. La causa delle fiamme, secondo gli accertamenti dei pompieri, è stato il caldo, che ha fatto aumentare le temperature dentro il cassone, fino a provocare l’autocombustione del materiale. Che ha provocato anche una densa colonna di fumo nero e acre.
L’allarme è stato lanciato dai dipendenti e dalla squadra antincendio, che sono corsi con gli estintori per provare a domare le fiamme. In pochi minuti alla «Eureka» di Covre sono arrivate due squadre dal distaccamento di Motta di Livenza. I vigili del fuoco, dopo aver aperto il contenitore oggetto del rogo, hanno versato all’interno sabbia per spegnere le fiamme. Una volta che il fuoco è stato spento, i pompieri hanno provveduto a sversare tutto il materiale, a smassarlo per evitare la formazione di altri focolai e a metterlo in sicurezza. L’allarme è rientrato poco dopo un’ora.
Né l’incendio né il lavoro dei vigili del fuoco hanno provocato disagi all’azienda, la produzione non ha subìto rallentamenti. «C’è stato un po’ di trambusto, ma il container era lontano dai reparti operativi, è posizionato in sicurezza sul piazzale, e non c’è stato bisogno di fermarsi — spiega Covre —. Queste cose non dovrebbero succedere ma le autocombustioni purtroppo capitano. Per noi era la prima volta. Vedremo di lavorare ancora di più sulla prevenzione e sulle procedure, per evitare che succeda ancora».
Contenuti i danni, limitati al valore di qualche migliaio di euro del container, ad andare a fuoco sono stati infatti solo scarti di produzione dell’azienda, che lavora alluminio e acciaio. «Ringrazio i vigili del fuoco che sono arrivati in pochi minuti — conclude l’imprenditore —. Per fortuna nessuno si è fatto male e questo è sicuramente l’aspetto più importante dell’accaduto».