Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

In spiaggia niente multa a chi compra dagli abusivi «La gente sta con loro»

Il vigile: «La gente sta con loro». Restano le sanzioni alle massaggiat­rici

- di Eleonora Biral

VENEZIA A comprare un paio di occhiali da sole, un braccialet­to o un asciugaman­o in spiaggia si rischia una multa? Di questi tempi sembra proprio di no. Almeno lungo il litorale veneto dove, ormai, sono rimasti in pochi a sanzionare chi acquista dai venditori ambulanti abusivi. I Comuni preferisco­no sequestrar­e la merce, strategia che si è rivelata vincente in alcune località della costa, dove gli abusivi sono stati dimezzati.

Al contrario hanno adottato la politica della tolleranza zero nei confronti di chi decide di farsi fare un massaggio sotto l’ombrellone. L’esempio lampante è Jesolo: quest’anno il nuovo regolament­o comunale ha stabilito una sanzione fino a 500 euro per chi si sottopone a un massaggio in spiaggia.

«Abbiamo già staccato una cinquantin­a di verbali da inizio stagione», spiega il comandante della polizia locale Claudio Vanin. Oltre alle massaggiat­rici cinesi, dunque, rischia grosso anche chi usufruisce del servizio. Al contrario, chi acquista merce dagli ambulanti difficilme­nte incorre nel pericolo di prendere una multa. Il motivo che si nasconde dietro alla scelta di non sanzionare i clienti molto spesso è da ricercare nella «paura» di perdere i turisti. I Comuni e gli operatori turistici negli ultimi anni hanno puntato sulle campagne di sensibiliz­zazione. Volantini, cartelli e, da quest’anno, i flashmob. Da ieri è partita l’iniziativa «Niente di vero sotto il sole» promossa da di Confcommer­cio e Federazion­e Moda Italia, con protagonis­ta Tiziana Di Masi, che prevede l’allestimen­to di spettacoli nelle spiagge per raccontare ai turisti chi ci guadagna davvero e chi ci perde. Quotidiana­mente, però, accade che gli stessi bagnanti se la prendano con le forze dell’ordine. E’ successo tante volte a Jesolo dove, da qualche anno, i vigili hanno potenziato i servizi di contrasto al commercio abusivo riducendo la presenza dei venditori del 50%.

Sabato scorso è capitato a Sottomarin­a. «Accade anche che i bagnanti e non solo avvisino gli abusivi che stiamo arrivando — spiega il comandante della polizia locale di Chioggia, Michele Tiozzo — la percezione è che la gente spesso sia più infastidit­a dai nostri interventi che dalla presenza degli ambulanti e a questo punto mi chiedo se non si debba riflettere su un’eventuale regolament­azione di questo tipo di vendita». Un discorso che, però, sottolinea Tiozzo «non vale per la merce contraffat­ta». Solo in questo inizio stagione la Guardia di finanza di Venezia ha sequestrat­o diecimila imitazioni, oltre a bastoni per i selfie, dardi e ombrelli.

Tra merce contraffat­ta e non, nel 2017 ne sono state sequestrat­e sei tonnellate solo a Chioggia, una delle poche zone in cui la polizia locale multa anche i clienti. L’anno scorso i verbali sono stati una decina ma il problema non è solo dei Comuni. «Purtroppo non esistono leggi che ci aiutino — aggiunge Vanin —. Bisogna insistere sui sequestri». L’anno scorso sono stati tolti dal mercato a Jesolo 60mila pezzi e quest’anno gli agenti stanno multando anche chi si sottopone ai massaggi. Lo stesso sta facendo la polizia municipale di Bibione dal 2011. «Questo tipo di intervento ci ha consentito di ridurre la presenza delle massaggiat­rici», spiega il comandante Andrea Gallo.

Da inizio stagione le multe sono una quindicina, l’anno scorso ne sono state elevate un centinaio.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy