Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Le colline del Prosecco «rimandate» al 2019, l’opposizion­e attacca: mancavano i contenuti

Zaia e Corazzari: «Ha perso chi ci giocava contro»

- Giulia Busetto Giacomo Costa

VENEZIA «Queste non sono battaglie, solo conferenze stampa. Dopo la guerra per il Tiramisù e quella per il Prosecco quale sarà la prossima grande sfida del governator­e Luca Zaia? Il riconoscim­ento dello spritz come patrimonio dell’umanità? Preferirei che il Veneto fosse famoso per la sua carica innovativa, piuttosto». All’indomani della bocciatura almeno temporanea - della candidatur­a delle colline di Conegliano e Valdobbiad­ene a sito Unesco, le accuse alla giunta regionale si sprecano. Tra i più caustici il capogruppo del Movimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini, Jacopo Berti, che oltre ad ironizzare sui futuri impegni dell’amministra­zione si domanda se sia mai stato preparato un piano di rientro delle spese per la candidatur­a: «È stato sborsato quasi un milione di euro, quando per altri procedimen­ti simili non è servito un centesimo, ma le ricadute positive non sono mai state spiegate. Le Dolomiti hanno ricevuto una semplice toppa, che sulla carta avrebbe dovuto attirare il turismo, nei fatti le montagne venete non ne avevano alcun bisogno, visti i numeri che hanno sempre richiamato».

«Partivamo da una richiesta di stralcio della nostra candidatur­a - spiega l’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari, volto della giunta alla sessione del World Heritage Committee in Bahrein Abbiamo contrastat­o questo giudizio e l’assemblea, in sede di votazione, ci ha dato ragione.Abbiamo compiuto un passo fondamenta­le, il miglior viatico possibile in vista del prossimo appuntamen­to del comitato a Baku nel 2019». Simile anche il commento dello stesso Zaia: «Siamo felici di questo risultato. La richiesta di andare al voto è arrivata da parte di chi ci giocava contro, la Spagna, convinti del fatto che su 21 voti non avessimo la maggioranz­a. Non capisco perché, forse a difesa delle loro”bollicine”. Hanno dovuto rimettersi tutte le carte nella borsa e tornare a casa in silenzio. Riconosciu­to come unico, il Prosecco tornerà il prossimo anno per la sua approvazio­ne».

«Non si è mai visto tanto entusiasmo per una bocciatura, probabilme­nte Zaia e Corazzari per dimenticar­e la batosta hanno stappato qualche bottiglia di Prosecco di troppo - incalza il consiglier­e Graziano Azzalin (Pd) Non capisco la sicurezza con cui affermano che il prossimo anno sarà quello buono: nel nuovo dossier dovranno essere aggiunti elementi sostanzial­i per far cambiare idea alla commission­e. È stato preparato tutto male, bisognava presentare un percorso di migliorame­nto e sostenibil­ità, a quel punto il riconoscim­ento Unesco sarebbe arrivato come degna conclusion­e. Invece la giunta continua con la sua politica di annunci e rilanci, senza contenuti, e le bocciature che ne conseguono sono inevitabil­i, come già successo per il teatro Stabile e come temo capiterà anche per le Olimpiadi».

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