Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cortina e le Olimpiadi 2026 pressing dei ministri veneti
Fontana: «Faremo il possibile perché è la scelta migliore»
VENEZIA Che lo si chiami «tifo» o «pressing» poco cambia. I ministri veneti (leghisti, ça va sans dire) sognano i Giochi olimpici invernali del 2026 a Cortina d’Ampezzo. Il giorno dopo un consiglio dei ministri da cui sono uscite le prescrizioni al Coni per una scelta fra Cortina, Milano e Torino improntata al contenimento dei costi e alla sostenibilità anche sociale del grande evento sportivo, il veronese Lorenzo Fontana, titolare del dicastero alla Famiglia rompe gli indugi: «Tutti i ministri veneti stanno facendo le pressioni dovute sul tema Olimpiadi - spiega non trattenendo l’entusiasmo in sostanza stiamo cercando di fare il nostro. Va detto che non sarà una battaglia semplice ma la possibilità per Cortina c’è. Se poi mi chiedessero quale percentuale di probabilità ha la candidatura delle Dolomiti, farei fatica a rispondere». Meno irruente la collega vicentina Erika Stefani (Autonomie) che premette «La valutazione ora spetta al Coni». E, però, pure lei, qualora la scelta ricadesse su Cortina dice «Sarebbe fantastico. È scontato che io da veneta faccia il tifo: le Olimpiadi invernali produrrebbero grande indotto economico e sarebbero una straordinaria vetrina per la nostra regione nel mondo».
Niente eventi faraonici è il mantra del decalogo spedito ieri al Coni dal consiglio dei ministri dopo essere stato scritto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Sport, il leghista lombardo Giancarlo Giorgetti insieme al premier Giuseppe Conte.
Il parlamento, del resto, non sta alla finestra e dopo gli innumerevoli endorsement di categorie economiche, sindacati, associazioni e singoli, ieri è arrivato il sostegno anche dei parlamentari veneti di Forza Italia «Sosteniamo con forza la candidatura di Cortina ai Giochi del 2026. - annuncia il bellunese Dario Bond - Il gruppo di FI auspica che il Coni possa prendersi tutto il tempo necessario per una decisione così delicata. Noi desideriamo una candidatura che faccia vincere l’Italia in questa difficile competizione mondiale, perché noi tifiamo Italia, e certo riteniamo la nostra località dolomitica dotata di grande fascino e appeal a livello mondiale». Gli azzurri rimarcano il sostegno trasversale a Nordest per Cortina ma anche «il vantaggio geografico e logistico dell’area e il fattore costo. È necessaria una candidatura forte per far tornare i Giochi in Europa e in Italia, a 20 anni dall’edizione torinese e a 70 anni da quella, ancora nella memoria di tutti, ospitata proprio da Cortina. - spiegano gli azzurri - La Regina delle Dolomiti lo merita per il suo passato, per il suo presente e soprattutto per il suo futuro: Cortina è il simbolo dello sci nel mondo e i mondiali del 2021 saranno l’occasione per far risplendere la sua stella».