Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Università, cantiere a rilento Altri tre mesi per nuovi lavori
La Provincia concede la proroga alla rete di imprese che deve completare il secondo e terzo stralcio dell’ateneo di viale Margherita
VICENZA Università di viale Margherita, dalla Provincia un’ulteriore proroga di tre mesi all’azienda rodigina Guerrato a capo dell’Ati, associazione di imprese, che ha vinto il bando per la costruzione del secondo e terzo lotto. «Il cantiere, nonostante la precedente proroga, non è andato avanti in modo soddisfacente – mette in chiaro il consigliere provinciale Ennio Tosetto, delegato all’Edilizia scolastica – tuttavia si è deciso, correttamente, di dare altro tempo fino a settembre perché sono emersi lavori aggiuntivi da fare».
L’appalto del secondo e terzo stralcio dell’università nell’area ex Mezzalira, assegnato dalla Provincia ad un’Ati di cui fa parte la rodigina Guerrato per 7,5 milioni più Iva, è iniziato a gennaio 2015 ed è in fase avanzata: il tetto c’è, la parte al grezzo è ultimata ed ora si sta lavorando all’impiantistica e alle finiture. Ma le previsioni dei committenti, che l’anno scorso erano di una conclusione entro l’anno scolastico 2018-2019 per far entrare gli studenti già questo autunno, sono state riviste. All’inizio dell’anno l’ente provinciale e la direzione dei lavori avevano deciso di concedere ulteriore fiducia al gruppo di aziende per effettuare i lavori in ritardo, in particolare i serramenti: 120 giorni in più, con scadenza proprio oggi, 8 luglio. «Altrimenti avvieremo la rescissione del contratto» era stato l’avvertimento. L’ulteriore proroga a settembre quindi non era scontata, e stavolta per la cordata che sta ultimando i nuovi spazi universitari potrebbe davvero essere l’ultima chance. «Il direttore dei lavori ha ritenuto corretto concedere altro tempo perché sono emerse ulteriori necessità, in particolare impiantistiche, evidenziate dalla stessa università. – osserva Tosetto – Il progetto del resto ormai è un po’ datato. Purtroppo, rileviamo comunque che in questi mesi aggiuntivi i lavori non sono andati avanti come si sperava».
Le difficoltà dell’impresa edile Guerrato a portare avanti i lavori – non solo qui ma in molti altri cantieri, a Montecchio Maggiore l’Usl ha rescisso con l’azienda il contratto per la costruzione del nuovo ospedale – sono prevalentemente finanziarie. Problematiche che l’anno scorso hanno portato la Spa rodigina a un concordato in bianco: Guerrato è stata ammessa al concordato con un debito di circa 60 milioni di euro nei confronti dei circa 400 fornitori, pur a fronte di commesse in portafoglio per 780 milioni (soprattutto con partner pubblici, la Spa è specializzata in edilizia ospedaliera). Proprio nei giorni scorsi la ditta edile ha visto un avvicendamento al vertice che potrebbe portare a una svolta, positiva, dal punto di vista dei cantieri in sospeso. La società abruzzese Xela, legata al gruppo pescarese Di Carlo Costruzioni, ha infatti preso il controllo di Guerrato con l’acquisizione del 51 per cento del gruppo industriale polesano.
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Tosetto I lavori non stanno procedendo al meglio ma servono altri interventi