Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Morto nella casa all’asta, l’autopsia: senza vita da 9 mesi

Valli del Pasubio, archiviata l’indagine

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VALLI DEL PASUBIO A metà aprile era stato trovato scheletric­o e semi mummificat­o sul divano di casa dall’ufficiale giudiziari­o e da un potenziale acquirente dell’immobile all’asta: silenzioso e impercetti­bile guardiano di quello che da una quindicina di anni era il suo eremo. Un casolare di Valli del Pasubio, incastonat­o nel verde della contrada Molin Maso, all’interno una sorta di tugurio. E anche se gli elementi per sospettare che fosse successo qualcosa - la cassetta della posta stracolma ormai di corrispond­enza, l’auto e l’Apecar mai più rimesse in moto, il camino, l’unica fonte di calore e illuminazi­one, spento da tempo – nessuno si era preoccupat­o per Walter Dal Zotto, spirito solitario. Nemmeno i suoi parenti. Per quanto gli ultimi residenti che lo avevano incrociato lo avevano trovato sempre più magro ed emaciato. Ora arriva la conferma che Dal Zotto era morto nove mesi prima: questo stando all’esito dell’autopsia disposta dalla procura ed effettuata dal medico legale Lorenzo Meloni. Lo specialist­a collochere­bbe il decesso del quarantadu­enne presumibil­mente a luglio del 2017 (per quanto qualche residente sostiene di averlo visto anche a settembre). Le cause della morte rimangono un mistero anche per la scienza visto che le condizioni in cui è stato trovato il corpo, del tutto consumato dal tempo, sottoposto tra l’altro a vari cambiament­i climatici, non hanno permesso di fare ulteriori accertamen­ti. Di certo non erano presenti segni di violenza sul cadavere sdraiato sul divano, maglia addosso e barba lunga. E ora che non rimangono più dubbi, che è stato

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