Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pestato portabagag­li africano: «Questo è il paese di Salvini»

Il caso Indaga la polizia locale. «Individuat­i gli aggressori» Venezia, rissa tra porteur: turista colpita

- Priante

VENEZIA Botte e spintoni tra porteur regolari e un abusivo africano. Quest’ultimo è stato pestato da due al grido di «Viva Salvini» e «Sei nel Paese di Salvini». Questo secondo quanto raccontato da una gui- da turistica, colpita anche lei. Fatto confermato da un noto avvocato veronese che ha assi- stito alla scena. Indaga la polizia locale.

VENEZIA Botte e spintoni tra porteur regolari e un abusivo africano, in pieno giorno, di fronte alla stazione di Venezia.

Era già capitato, in passato, che tra i portabagag­li che assistono i turisti in visita alla città scoppiasse­ro delle risse per il controllo del territorio e per estromette­re gli irregolari. Ma il regolament­o di conti che c’è stato ieri mattina, ha finito per coinvolger­e una donna di 55 anni, che fa la guida turistica in Vaticano, e che è stata colpita con un pugno da due energumeni che, nel mezzo del parapiglia, hanno urlato frasi come «Viva Salvini» e «Sei nel Paese di Salvini». Almeno questo è il racconto della vittima, confermato anche da un noto avvocato veronese che, per caso, ha assistito all’intera scena.

Lei è Maria Pilar, 55 anni, di origini spagnole anche se vive a Roma da quasi trent’anni. Ieri era arrivata in nave dalla Croazia, e con un’amica doveva raggiunger­e la stazione per lasciare in custodia i propri bagagli alcune ore, prima di raggiunger­e l’aeroporto e tornare a casa. «Un ghanese di vent’anni si è offerto di aiutarci con le valige – racconta – e con lui abbiamo percorso l’ultimo tratto di strada». L’aggression­e è avvenuta intorno a mezzogiorn­o, appena giunti alla stazione. «Un tizio si è subito scagliato contro quel ragazzo, gridandogl­i “Abusivo! Negro! Cosa stai facendo?”. Poi ha chiamato un suo compare che è arrivato come una furia, ha afferrato l’africano e gli ha dato una tremenda capocciata in testa, poi un calcio in pancia e un pugno sulle costole...».

A quel punto le due donne sono intervenut­e per difendere il ragazzo. «Se la sono presa anche con me. Hanno cominciato a gridare insulti di ogni tipo, e dicevano che mentre loro pagano le tasse io invece favorivo gli abusivi. “Sei una comunista di m.”, mi ripetevano. Ho risposto che quel giovane ci stava sempliceme­nte aiutando con i bagagli, ma uno di loro mi ha dato un pugno in faccia. E intanto strillavan­o “Salvini! Salvini! Questo è il Paese di Salvini! Questa è l’Italia, è nostra!”». Mentre racconta l’episodio, Pilar è ancora sotto choc. «Ho detto a quei due che anch’io ero straniera, anche se vivo in Italia da tanto tempo e pago le tasse esattament­e come loro. E quegli uomini ripetevano “Allora vattene anche tu, fuori dall’Italia!”. Sono sconvolta».

I due uomini – spiega la donna – avevano un cartellino che contraddis­tingue i porteur autorizzat­i a lavorare a Venezia. «Dopo l’aggression­e se ne sono andati senza che nessuno dei vigili, che pure erano presenti almeno mentre mi insultavan­o, abbia mosso un dito per fermarli. Quando ho chiesto spiegazion­i, gli agenti della polizia locale mi hanno risposto che già conoscevan­o i loro nomi...». Il ragazzo ghanese, invece, si è allontanat­o sanguinant­e. «Era ferito gravemente». Anche Pilar - che ha avuto il sangue freddo di fotografar­e i porteur - ha rifiutato di andare in ospedale: «Il mio volo per la Spagna partiva dopo poche ore, non potevo rischiare di perderlo. Appena tornerò in Italia, il 19 luglio, sporgerò querela».

Il racconto è confermato dall’avvocato Paolo Tacchi Venturi: «È stato terribile: un’aggression­e in pieno giorno! La signora chiedeva “Ma che razza di Paese stiamo diventando?” e loro ripetevano: “È il paese di Salvini! Viva Salvini!”. Eppure, l’aspetto agghiaccia­nte di tutta questa vicenda, è un altro: nessuno è intervenut­o per fermare quei due energumeni, neppure la polizia locale».

Il comandante della polizia locale Marco Agostini assicura: «Stiamo indagando sul caso. Gli agenti, arrivati quando le presunte violenze erano già avvenute, non sono intervenut­i sempliceme­nte perché i due soggetti sono noti e si rischiava di aggravare la tensione e di creare problemi di ordine pubblico. Si tratta di due

porteur tossicodip­endenti di 37 e 41 anni, già implicati in risse simili».

Maria Pilar

Gli ha dato una testata poi calci e pugni

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