Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Parcheggia il furgone e non lo chiude a chiave i vigili la multano: «È istigazion­e a delinquere»

Il mezzo è stato anche rimosso. La proprietar­ia: «Mi sembra davvero eccessivo»

- Andrea Alba

SAN VITO DI LEGUZZANO Un bel mattino va al parcheggio per andare al lavoro, per la sua ditta di giardinagg­io, e il furgone non c’è più. Ma non per colpa dei ladri: «Me l’aveva sequestrat­o la polizia locale per “istigazion­e a delinquere”. Perché era aperto». È arrabbiata Patrizia Brotto, di profession­e giardinier­e, raccontand­o quanto le è accaduto nei giorni scorsi: «Tra multa e dissequest­ro, in tutto lo “scherzo” mi è costato 150 euro». Il comandante dei vigili del consorzio Alto Vicentino, Giovanni Scarpellin­i, ribadisce che la misura «era opportuna: il furgone era fermo da giorni. Chiunque poteva entrare, togliere la marcia e farlo finire in strada».

Il protagonis­ta della vicenda è un Fiat Ducato con più di vent’anni alle spalle, bianco e con delle pecore disegnate sulle fiancate. «Un regalo che ho ricevuto in passato. Lo utilizzo per portare gli attrezzi agricoli per la mia attività» spiega Brotto, che svolge il lavoro in proprio con partita Iva. «Normalment­e lo mettevo in un parcheggio isolato a San Vito, un luogo dove non c’è nessun divieto, per andare al mattino a lavorare. Il mezzo è assicurato e in regola ma non è in ottime condizioni, tanto che lo lasciavo sempre aperto: dopo l’estate pensavo di cambiarlo». Qualche giorno fa, non trovandolo al solito posto, la giardinier­a preoccupat­a ha chiamato i vigili. Scoprendo che ce l’avevano loro: «Mi hanno detto che il fatto che fosse aperto poteva costituire un pericolo, istigare a delinquere. Oltre alla multa e al pagamento del carro attrezzi, che da solo mi è costato 120 euro, ho perso mezza giornata di lavoro. Trovo giusto che vengano svolti dei controlli – avverte la cittadina, precisando di non serbare rancore alla polizia locale – ma quanto accaduto mi sembra un eccesso, una norma sbagliata».

Dal comando, Scarpellin­i spiega che i vigili sono intervenut­i anche su sollecitaz­ione dei residenti della zona del parcheggio: «Ci sono state molte chiamate di cittadini preoccupat­i, vedevano il furgone fermo per molto tempo senza sapere di chi fosse. Aperto com’era, era alla mercé di chiunque, anche di malintenzi­onati. Bisogna avere cura delle proprie cose».

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San Vito di Leguzzano Il furgone che Patrizia Brotto usa per il suo lavoro di giardinier­e

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