Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il Chievo deferito con rischio di stangata L’unica veneta in A rischia di retroceder­e

- Di Matteo Sorio

VERONA La procura della Figc — stando anche a quanto riportato ieri dall’Ansa — domanderà una sanzione dura e lo scenario possibile è quello della richiesta di una penalizzaz­ione «afflittiva» che toglierebb­e punti alla classifica gialloblù dell’ultima stagione — salvezza a quota 40, +5 sul Crotone terzultimo — così da far rischiare al Chievo, unica squadra veneta in serie A, la retrocessi­one. Il Chievo stesso, dal canto suo, assistito dall’avvocato milanese Marco De Luca, si difenderà ribadendo, come già fatto nei giorni scorsi, «l’estraneità alle contestazi­oni ricevute avendo sempre agito nel pieno rispetto delle norme federali».

Accusa e difesa, il botta e risposta scatta oggi a Roma davanti a quel Tribunale federale che entro pochi giorni poi emetterà la sua sentenza circa il deferiment­o del 25 giugno scorso, con cui la procura Figc ha accusato Chievo e Cesena (da ieri ufficialme­nte fallito) di «plusvalenz­e fittizie» e il presidente del club della Diga, Luca Campedelli, di una serie di violazioni. Tutte accuse, come detto, da cui il Chievo si distanzier­à anche oggi e su cui lo stesso Campedelli era tornato così nel giorno del raduno al Centro Atlante a inizio mese: «È stato infangato il buon nome della società».

Parliamo di plusvalenz­e tra Chievo e Cesena. «Fittizie», secondo la procura, e «per complessiv­i 25,3 milioni di euro», nel caso gialloblù, sommando «i bilanci chiusi al

30 giugno 2014, 2015, 2016 e

2017». Tutti bilanci visionati dalla Co.vi.soc., la commission­e di vigilanza sulle società di calcio profession­istiche, che giusto venerdì scorso ha dato al Chievo il «via libera» per iscriversi al campionato.

L’esito di deferiment­i simili scattati in passato tra serie A e B racconta soprattutt­o di ammende. Di certo la richiesta di una penalizzaz­ione «afflittiva» legata alla classifica dell’ultimo torneo è una richiesta tecnicamen­te possibile. Come conferma l’avvocato veronese Marco Bisagno, esperto di diritto sportivo, «in generale è un tipo di richiesta che la Procura può avanzare, sì, e non a caso il Crotone ha già messo in piedi la domanda di ripescaggi­o». Dopodiché va ricordato quanto spiegava il 25 giugno scorso al Corriere di Verona, a deferiment­o fresco, l’altro esperto di diritto sportivo Francesco Casarola, ossia che «il problema cardine nel definire le plusvalenz­e è il valore esatto del calciatore: nessuno di noi può dire quale esso sia, il valore stesso lo dà il mercato e se la contropart­e paga quanto tu chiedi allora il calciatore non può avere un valore assoluto».

La sentenza dovrebbe arrivare entro i primi giorni della settimana prossima. I i tempi sono stretti perché i calendari di serie A saranno presentati giovedì 26. Giusto nove giorni.

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In difesa Luca Campedelli, presidente del Chievo, ha sempre garantito per la correttezz­a della società

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