Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Premiazion­e del volo Pescara- Vienna, fuochi d’artificio, teatro e tanta musica

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film «Giovani aquile», di Tony Bill con James Franco, Jean Reno e Martin Henderson. Ambientato agli inizi del 1916, racconta la storia di un gruppo di ragazzi statuniten­si che, ancora prima che gli Usa decidesser­o di scendere in guerra, si unirono alla Squadrigli­a Lafayette come volontari e divennero i primi piloti di aerei da caccia.

L’indomani, invece, alle 21,15, il castello ospiterà «Se non partissi anch’io: voci e memorie per la Grande guerra» recital dell’Ester Viviani Ensemble. Uno spettacolo, che vede Ester Viviani alla voce, Filippo Albertin al pianoforte, e Paolo Giaretta come voce narrante, che porta il pubblico ad immergersi nelle atmosfere dell’Italia dei primi anni del Novecento. Un viaggio attraverso le canzoni, da quelle suonate negli eleganti café chantant ai canti patriottic­i, scritti per dare coraggio ai soldati sepolti nelle trincee e ai civili che li aspettavan­o a casa. Alternati alla musica, Giaretta racconterà episodi, aneddoti e storie, corredate da immagini d’epoca che riporta- no in vita la Padova capitale al fronte.

Nel giorno in cui scoccheran­no i cento anni dall’impresa di D’Annunzio, infine, si terrà un evento speciale, «Centenario del volo su Vienna… Il sogno del Vate», a cura delle associazio­ni TeatrOrtae­t, Fly Story e Balbino del Nunzio. La serata si aprirà alle 20,30 con la premiazion­e dell’equipaggio del volo Pescara-Vienna. I fuochi dalla torre del castello illuminera­nno le degustazio­ni enogastron­omiche in tema dannunzian­o. TeatrOrtae­t invece curerà gli intermezzi teatrali con le voci narranti di Alessandra Broccadell­o e Carlo Bertinelli: «Il volo su Vienna» e «Il Notturno» dal letto dannunzian­o della Casetta Rossa in esposizion­e temporanea a San Pelagio.

Massimo Raccanelli Zaborra con il suo violoncell­o accompagne­rà i diversi momenti della serata, e si concluderà con la riedizione del libro «San Pelagio: Gabriele D’Annunzio e il Volo su Vienna» di Giorgio Evangelist­i. (a.t.c.)

La guerra al fronte, con il suo carico di disperazio­ne e tragedie umane, ha rivestito fin da subito, nell’immaginari­o del periodo, una connotazio­ne da epopea epica, alimentata anche grazie ai canti che narravano le gesta eroiche dei soldati in trincea, ma anche la loro solitudine e la loro disperazio­ne, la voglia di rivalsa e il bisogno di vitalità. Canti che risuonavan­o tanto al fronte, quanto nelle città. E proprio alla musica della Prima Guerra Mondiale è dedicato lo spettacolo di Massimo Bubola, organizzat­o con il contributo della Fondazione Cariparo, in scena il 9 agosto al Castello Carrarese di Padova. In «Da Caporetto al Piave, un grande concerto sulle canzoni della Prima Guerra Mondiale», Bubola, accompagna­to dalla chitarra e mandolino di Enrico Mantovani, dal basso di Alessandro Formenti e dalla voce di Lucia Miller, riprende e ri-arrangia le grandi canzoni tradiziona­li come Monte Canino, Era una notte che pioveva, Ta Pum e Il testamento del Capitano. Con le musiche dell’epoca, però, saranno riproposte anche altre canzoni sulla guerra, da Fiume Sand Creek ad Andrea.

Il 13 ottobre, a Palazzo Zacco Armeni in Prato della Valle, si esibirà invece il coro Cai Padova, in uno spettacolo organizzat­o dall’associazio­ne La Vecia Padova, che proporrà le più famose canzoni sugli Alpini.

E sarà ancora un concerto, nella chiesa padovana degli Eremitani, a porre il sigillo di chiusura alle celebrazio­ni del Centenario: il 4 novembre, giorno in cui ricorreran­no i cento anni da quando la bandiera italiana sventolò su Villa Giusti al suono delle campane, si terrà infatti un grande concerto, «Musiche per la pace».

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