Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Più sorveglianza e interventi rapidi La polizia sale sulle mountain-bike
Tre agenti dedicati al servizio: più attenzione ai parchi, teatri di risse tra ragazzi
BASSANO Nuove «armi» per i poliziotti di Bassano, da ieri dotati anche di mountainbike e defibrillatori. La presentazione in un luogo simbolo della città: Parco Ragazzi del ’99, una delle zone che ora grazie ai nuovi mezzi potranno essere sorvegliate con maggiore facilità. Prato Santa Caterina, infatti, in passato è finito più volte sotto i riflettori della cronaca, non tanto per episodi di microcriminalità ma per vere e proprie risse tra gang. «In questo modo – ha spiegato il questore – gli agenti potranno stare più vicini alla gente, in un territorio come questo, del resto, la bicicletta si presta molto ai servizi di controllo. Si tratta per il momento di una sperimentazione e attendiamo anche le segnalazioni dei cittadini per capire se il servizio sia all’altezza delle loro aspettative. Il questore non si può non occupare di sicurezza percepita perché dove c’è un reato c’è una vittima, indipendentemente da quanto grave sia il reato».
Le mountain-bike Canondale donate ai poliziotti sono dei mezzi all’avanguardia; freni a disco e mono-sospensioni, quanto basta per far invidia agli appassionati di settore. A cavalcarle saranno tre agenti del commissariato di Bassano, nel tempo libero istruttori proprio di montain-bike. D’ora in poi in alcuni turni i poliziotti, se possibile, al posto di uscire con le volanti usciranno dunque pedalando. Una novità che permetterà controlli più discreti ma anche più immediati, consentendo di arrivare in luoghi altrimenti difficili da raggiungere. «Un buon servizio non solo per quanto riguarda la percezione di sicurezza – ha rilevato il sindaco di Bassano, Riccardo Poletto – ma anche sul piano dell’efficacia perché consente agli agenti di intervenire in tempi celeri».
Un’importante novità riguarda anche l’aspetto delle emergenze sanitarie. Dentro gli zaini degli agenti ciclisti ci saranno anche dei defibrillatori, che in caso di necessità consentiranno di recuperare istanti preziosi fino all’arrivo dei soccorritori. «L’Usl ce ne ha dati tre – ha spiegato il dirigente del commissariato di Bassano David De Leo – ed ha anche provveduto a formare gli agenti su come vadano utilizzati». «Ogni minuto che passa quando è in atto un arresto cardiaco – ha spiegato il primario del pronto soccorso di Bassano, Andrea Favaro – viene perso il dieci per cento delle cellule cerebrali. Il massaggio può addirittura ridurre di cinque volte questi numeri. Anche nel caso di dubbi bisogna sempre comporre il 118». Meglio un falso allarme che rischiare di perdere istanti che potrebbero rivelarsi determinanti.
Soccorso I poliziotti ciclisti sono stati dotati di defibrillatori