Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Messaggi erotici alle studentesse, professore assolto
Licenziato dalla scuola per le chat con minori. Il giudice: «Solo parole, nessun reato»
VICENZA Poco più di un anno fa era stato licenziato in tronco dalla scuola di formazione professionale privata «Victory» in cui insegnava educazione fisica per dei messaggi inviati via messenger ad alcune studentesse minorenni, anche di notte, per parlare con loro di sesso, dei loro orientamenti, per «raccontare le proprie esperienze e fantasie sessuali ed invitare le allieve a condividere le loro con lui», era l’accusa formulata dalla procura. Ieri Michele Ceccon, 42enne di Vicenza, è stato assolto con formula piena dal giudice per l’udienza preliminare Massimo Gerace, così come sollecitato dal suo avvocato Piero Zuin, ma anche dal pm Maria Elena Pinna, subentrata alla collega Francesca Sorvillo, che aveva coordinato le indagini dei poliziotti della squadra mobile.
Questo perché il docente non è andato oltre i messaggi: era rimasto nella sfera del virtuale, senza quindi che si concretizzasse alcun reato: anche l’invito ad una sedicenne di partecipare ad un rave party nudista era rimasto tale, visto non esistono eventi simili in Italia. Insomma, solo parole, che non possono essere considerate tentativo di atti sessuali con minori. Minorenni – della classe terza – che non si sono costituite parte civile (nemmeno la scuola se è per questo) e che, sentite nel corso dell’audizione protetta, avevano sminuito i fatti, confermando l’assoluta professionalità dell’insegnante a scuola. Aspetto, anche questo, che ha frantumato il castello accusatorio.
«La fine di un incubo per il mio assistito, che aveva perso il lavoro» ha dichiarato ieri l’avvocato Zuin. Allora il caso al Centro di formazione di estetica e acconciatura con alunni, per lo più ragazze, fra i 14 e i 17 anni di età, aveva fatto clamore. Era stata una sedicenne contattata in chat a raccontare ad una professoressa dei messaggi scambiati con Ceccon. E la dirigente scolastica, Gea Gabaldo, aveva subito sentito la polizia. In seguito aveva comunicato al professore l’interruzione del rapporto, decidendo per il suo allontanamento immediato. (b.c.)