Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Era morta da un anno e mezzo, trovata dai vicini
Il dramma della solitudine in una casa comunale. L’assessore: «Subito verifiche»
inquilini dello stabile, gestito dall’azienda comunale, avevano dimenticato. «Io sono arrivata qui due anni fa. Le avevo chiesto come accendere il riscaldamento — ricordava la signora Ivana che abita sullo stesso pianerottolo —. Ma poi non l’ho più vista. Avevo un ricordo confuso: la immaginavo anziana e invece aveva solo sessant’anni, come ho scoperto ieri (venerdì, ndr) sera».
Quando i vigili del fuoco sono entrati da una finestra. In camera, stesa sul letto, la salma ormai quasi «mummificata» della donna. Sono stati i carabinieri del nucleo radiomobile a occuparsi dei rilievi: sul corpo, apparentemente, nessun segno di violenza e l’abitazione era chiusa dall’interno. Ma la vera domanda, ora, riguarda la data di quel decesso che porta con sé l’ennesimo dramma della solitudine: l’esame esterno del medico legale ha confermato che il cadavere poteva essere lì da «oltre un anno». I condomini ieri giuravano che i cattivi odori erano iniziati «almeno due anni fa». E denunciavano di aver sollecitato più volte l’Agec a verificare lo stato dell’appartamento. «La sua cassetta delle lettera traboccava — spiegava Maria Pizzighello —. Ma ci era stato detto che la signora era stata ricoverata e nessuno sapeva più nulla di lei». In effetti la signora Frattini era stata assistita al vicino Policlinico e poi dimessa. «Ma qui tutti eravamo convinti che fosse stata ricoverata in un’altra clinica, a Marzana. Abbiamo sbagliato a non chiamare subito i carabinieri». Il presidente di Agec Robero Niccolai, ha chiesto una relazione dettagliata. E intanto l’assessore comunale agli Enti, Daniele Polato, promette di voler andare fino in fondo: «Si tratta di un fatto molto grave, verificherò le colpe».