Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Frode del fotovoltaico a Noventa Finanza in Comune e nuovi indagati
L’inchiesta sul palasport si allarga e coinvolge anche un altro palazzetto
NOVENTA VICENTINA Una gara d’appalto che interessava anche un secondo palazzetto dello sport, con una presunta truffa che diventa doppia; tre nuovi indagati, tra cui un funzionario del Comune di Noventa Vicentina; perquisizioni eseguite solo pochi giorni fa della guardia di finanza in municipio e nello studio di un professionista e il contenuto dei telefoni di due indagati che ora un esperto passerà al setaccio.
Si allarga l’inchiesta del pubblico ministero Hans Roderich Blattner che ipotizza la frode in pubbliche forniture e la truffa ai danni dello Stato e che si era focalizzata in primis sulla gara d’appalto per la realizzazione del palazzetto dello sport con tetto fotovoltaico in via Frassenara, in seguito anche su quello di via Saline. Sotto le lente il contratto tra Comune ed Enereco Energy Solutions srl di Sarcedo che prevedeva che l’impianto fotovoltaico sul tetto fosse completato entro la fine del 2010. Pur di non dover pagare la penale prevista per il ritardo nella realizzazione dell’impianto e quindi di far perdere al Comune, committente dei lavori, le agevolazioni finanziarie previste dall’autorità di riferimento (Gestione Servizi Energetici), la ditta avrebbe falsificato la certificazione di fine lavori (ultimati fuori termine). Almeno questa è l’accusa per soci e amministratori indagati – si tratta dei fratelli bassanesi Stefano e Maurizio Battistella e Denis Zorzi di Mason – a cui la guardia di finanza ha sequestrato soldi nei conti correnti e fondi d’investimento per oltre 360mila euro. Somma che corrisponde alla penale da liquidare in caso di mancata consegna entro i termini dei lavori come da contratto e all’ammontare delle agevolazioni finanziarie a cui il Comune – che con la sua denuncia ha fatto scattare le indagini - avrebbe avuto diritto se il completamento dell’impianto fotovoltaico fosse avvenuto entro il 31 dicembre 2010. E questo anche per il secondo palazzetto.
Ma i tre imprenditori, difesi dall’avvocato Alberto Pellizzari, ricorsi anche al Riesame per ottenere il dissequestro della cifra, hanno respinto fin da subito le accuse, spiegando che avevano subappaltato i lavori con regolare contratto alla Enerco di Monselice (Padova). Lo spaccato investigativo che è emerso in seguito ha portato la procura ad iscrivere altri tre nomi sul registro degli indagati e cioè Paolo Casellato per la padovana Enerco di Monselice (difeso dall’avvocato Fietta), l’architetto Barnaba Seraglio, responsabile area tecnica del Comune di Noventa (avvocato Paolo Mele junior), e il collega Alessandro Zanella di Noventa, direttore dei lavori (avvocato Lucio Zarantonello).
Gli ultimi due nei giorni scorsi hanno ricevuto la «visita» dei finanzieri del colonnello Crescenzo Sciaraffa che hanno passato al setaccio il loro ufficio, rispettivamente in Comune e nello studio professionale. Oltre a documentazione inerente alle gare di appalto dei due palazzetti i militari hanno sequestrato anche pc e cellulari dei due architetti.
Il contenuto dei telefoni verrà analizzato ora dal consulente tecnico nominato venerdì dal pubblico ministero.
Sequestri Le fiamme gialle hanno portato via documenti e i cellulari degli indagati