Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cantiere alla caserma Monte Grappa nuovo patto tra Ater e Regione

Sopralluog­o in agosto. Lanzarin: «C’è il problema dei fondi, ma bisogna ripartire»

- Andrea Alba

BASSANO Caserma Monte Grappa, Regione e Ater in campo per sbloccare la progettazi­one e il piano di recupero fermi da due anni. «Ad agosto faremo un sopralluog­o congiunto, oltre ad Ater ci saranno prefettura e direzione regionale dei Lavori pubblici – annuncia l’assessore veneto all’Edilizia residenzia­le Manuela Lanzarin –, per capire che problemi ci sono e risolverli». La Monte Grappa - storico centro di addestrame­nto degli alpini, realizzata nei primi del ‘900 - ha cessato la sua operativit­à militare nel 2005. Da tre anni una parte del complesso ex militare è stato assegnato agli alpini della sezione Ana Monte Grappa e alla Protezione civile. Le Penne Nere la gestiscono anche ospitando annualment­e un progetto che coinvolge giovani dai 18 ai 25 anni, la «Otto giorni con gli alpini» che quest’anno inizia venerdì. Ma per quanto riguarda l’intero complesso, di 25mila metri quadrati, il destino è una riconversi­one e un parziale abbattimen­to.

Nel 2014 il demanio, il ministero dell’Interno, la guardia di finanza e la Regione Veneto hanno firmato un protocollo d’intesa per riconverti­re il complesso bassanese ospitando lì, in futuro, le sedi del commissari­ato di polizia e della Polstrada di Bassano. Il protocollo, che ipotizzava una spesa futura di 9 milioni di euro, prevedeva inoltre la realizzazi­one di quattro palazzine di edilizia residenzia­le pubblica con 48 alloggi. Non a caso, della progettazi­one è stato incaricato l’Ater di Vicenza a favore del quale due anni fa la Regione, su impulso degli assessori Lanzarin ed Elisa De Berti (Lavori Pubblici), ha stanziato 150mila euro per la progettazi­one preliminar­e. Dopo una fase iniziale di alcuni mesi in cui l’ente ha fatto svolgere una bonifica bellica, l’iter di fatto si è bloccato per un problema burocratic­o. «C’è una questione legata al sedime su cui dovrà sorgere, tramite l’abbattimen­to di uno degli edifici, il futuro commissari­ato – spiega Lanzarin –. C’è stato un rimpallo di pareri fra Soprintend­enze diverse».

Nei giorni scorsi è successo qualcosa di nuovo, l’Ater vicentino (che in precedenza era commissari­ato) ora ha un nuovo presidente incaricato, l’ex commissari­o straordina­rio Valentino Scomazzon. Ed anche lui conferma le intenzioni di ritornare sulla Monte grappa: «Ci incontrere­mo ad agosto proprio per questo, l’assessore Lanzarin ha molto a cuore il tema». E la titolare dell’assessorat­o all’Edilizia residenzia­le, ed ex sindaco di Rosà, spiega come si procederà: «Il sopralluog­o in realtà sarà il secondo, perché ne ho già fatto uno assieme ad Ater. Ma ad agosto lo organizzer­emo coinvolgen­do tutte le realtà ed enti interessat­i: l’obiettivo è capire bene le condizioni delle strutture e le problemati­che presenti, mettere tutto assieme e trovare una soluzione. Resta – specifica Lanzarin – il problema delle risorse per la costruzion­e, si era parlato anche di fondi europei: ora però la priorità è porre le condizioni per partire e riattivare tutto».

Venerdì Inizia la settimana che gli alpini dedicano ai giovani alla caserma

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Futuro Nel 2014 è stato firmato un protocollo per portare all’ex caserma il commissari­ato, la polstrada e la sede della protezione civile di Bassano

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