Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cantiere alla caserma Monte Grappa nuovo patto tra Ater e Regione
Sopralluogo in agosto. Lanzarin: «C’è il problema dei fondi, ma bisogna ripartire»
BASSANO Caserma Monte Grappa, Regione e Ater in campo per sbloccare la progettazione e il piano di recupero fermi da due anni. «Ad agosto faremo un sopralluogo congiunto, oltre ad Ater ci saranno prefettura e direzione regionale dei Lavori pubblici – annuncia l’assessore veneto all’Edilizia residenziale Manuela Lanzarin –, per capire che problemi ci sono e risolverli». La Monte Grappa - storico centro di addestramento degli alpini, realizzata nei primi del ‘900 - ha cessato la sua operatività militare nel 2005. Da tre anni una parte del complesso ex militare è stato assegnato agli alpini della sezione Ana Monte Grappa e alla Protezione civile. Le Penne Nere la gestiscono anche ospitando annualmente un progetto che coinvolge giovani dai 18 ai 25 anni, la «Otto giorni con gli alpini» che quest’anno inizia venerdì. Ma per quanto riguarda l’intero complesso, di 25mila metri quadrati, il destino è una riconversione e un parziale abbattimento.
Nel 2014 il demanio, il ministero dell’Interno, la guardia di finanza e la Regione Veneto hanno firmato un protocollo d’intesa per riconvertire il complesso bassanese ospitando lì, in futuro, le sedi del commissariato di polizia e della Polstrada di Bassano. Il protocollo, che ipotizzava una spesa futura di 9 milioni di euro, prevedeva inoltre la realizzazione di quattro palazzine di edilizia residenziale pubblica con 48 alloggi. Non a caso, della progettazione è stato incaricato l’Ater di Vicenza a favore del quale due anni fa la Regione, su impulso degli assessori Lanzarin ed Elisa De Berti (Lavori Pubblici), ha stanziato 150mila euro per la progettazione preliminare. Dopo una fase iniziale di alcuni mesi in cui l’ente ha fatto svolgere una bonifica bellica, l’iter di fatto si è bloccato per un problema burocratico. «C’è una questione legata al sedime su cui dovrà sorgere, tramite l’abbattimento di uno degli edifici, il futuro commissariato – spiega Lanzarin –. C’è stato un rimpallo di pareri fra Soprintendenze diverse».
Nei giorni scorsi è successo qualcosa di nuovo, l’Ater vicentino (che in precedenza era commissariato) ora ha un nuovo presidente incaricato, l’ex commissario straordinario Valentino Scomazzon. Ed anche lui conferma le intenzioni di ritornare sulla Monte grappa: «Ci incontreremo ad agosto proprio per questo, l’assessore Lanzarin ha molto a cuore il tema». E la titolare dell’assessorato all’Edilizia residenziale, ed ex sindaco di Rosà, spiega come si procederà: «Il sopralluogo in realtà sarà il secondo, perché ne ho già fatto uno assieme ad Ater. Ma ad agosto lo organizzeremo coinvolgendo tutte le realtà ed enti interessati: l’obiettivo è capire bene le condizioni delle strutture e le problematiche presenti, mettere tutto assieme e trovare una soluzione. Resta – specifica Lanzarin – il problema delle risorse per la costruzione, si era parlato anche di fondi europei: ora però la priorità è porre le condizioni per partire e riattivare tutto».
Venerdì Inizia la settimana che gli alpini dedicano ai giovani alla caserma